INPS, quali pagamenti emette prima dell’Epifania? Quest’anno la Befana cade di sabato, pertanto le operazioni dell’Istituto non dovrebbero subire rallentamenti.
Prima del weekend INPS è impegnato con le lavorazioni della NASpI e con l’accoglimento delle domande dell’Assegno di Inclusione. In attesa che si smuova qualcosa anche riguardo la Carta Acquisti.
I primi giorni del mese sono sempre quelli in cui la NASpI fa da padrona, visto che INPS lavora le pratiche e dispone i pagamenti di solito entro la decina. Le lavorazioni dell’indennità di disoccupazione di gennaio, competenza dicembre, non si sono fatte attendere troppo e ieri 4 gennaio sono partite.
Siccome la NASpI è gestita a livello locale e non dalla sede centrale INPS, le date di pagamento variano da zona a zona. Ciò significa che non tutti avranno la lavorazione contemporaneamente: i motivi per cui in una zona la NASpI ritarda possono essere i più disparati. Oggi 5 gennaio, quindi, le strutture locali INPS procederanno con nuove lavorazioni.
Ci sono ancora due giorni di tempo per fare domanda di Assegno di Inclusione e ricevere il pagamento entro gennaio. Chi fa domanda prima dell’Epifania, infatti, riceve l’accredito entro la fine del mese. Altrimenti, con l’invio della domanda tra l’8 e il 31 gennaio, il pagamento slitta a febbraio.
Chi intende fare domanda ma non ha ancora provveduto ha ancora oggi, domani e dopodomani per farlo entro il 7 gennaio. Solo così ci si assicurerà il pagamento del sussidio dal prossimo 26 gennaio. Sussidio che, ricordiamo, ha rimpiazzato il Reddito di Cittadinanza e spetta alle famiglie con soggetti disabili, over 60, minorenni o in condizione di svantaggio. L’importo è di 500 euro, a volte può variare. Calcolalo qui.
La Carta Acquisti rientra tra i pagamenti di gennaio: la ricarica di 80 euro arriva infatti nei mesi dispari. Il sussidio spetta a chi ha più di 65 anni o a chi ha un figlio sotto i 3 anni e rispetta una serie di stringenti requisiti. Le domande per beneficiarne anche nel 2024 sono aperte.
Come detto, gli 80 euro arrivano nei mesi dispari. Tuttavia, a gennaio possono farsi attendere un po’ di più per dare il tempo alle persone di aggiornare il proprio ISEE. Per questo motivo, l’invito è quello di provvedere al più presto, anche oggi stesso, a comunicare l’ISEE a INPS così da far sbloccare le ricariche il prima possibile.