Il Decreto lavoro che istituisce il nuovo Assegno di Inclusione decorrente dal 1° gennaio 2024 parla chiaro: non tutti i redditi sono conteggiati nei requisiti per avere il sussidio.
La lista dei requisiti precisata da Inps per avere accesso al beneficio è stringente. A partire da un ISEE non superiore a 9.360 euro. Ma nell’ambito dei requisiti di carattere economico, un ISEE basso può non bastare. Molta attenzione viene data al patrimonio immobiliare e ai redditi familiari.
E’ il valore del Reddito familiare il principale indicatore di quello che sarà l’importo dell’Assegno di Inclusione. Se il Reddito familiare è pari a zero il nucleo avrà il massimo dell’Assegno, cioè 500 euro mensili moltiplicato per i valori della scala di equivalenza.
Se il Reddito si avvicina alla soglia di 6.000 euro l’Assegno sarà al minimo: 40 euro mensili nel caso di reddito pari a 5.520 euro annui. Per conoscere l’importo esatto del tuo Assegno di Inclusione tenendo conto della Scala di equivalenza prova il CALCOLATORE AUTOMATICO cliccando qui .
Vediamo cosa rientra e cosa no nel Reddito Familiare.
La soglia reddituale familiare per l’accesso alla misura è fissata in 6.000 euro annui. Questa soglia può essere elevata a 7.560 euro annui, moltiplicata per il corrispondente parametro della scala di equivalenza dell’Adi, nel caso in cui il nucleo familiare è composto da persone tutte di età pari o superiore a 67 anni oppure da persone di età pari o superiore a 67 anni e da altri familiari tutti in condizioni di disabilità grave o di non autosufficienza.
Anche la soglia di 6.000 euro va moltiplicata per la scala di equivalenza, che il Ministero del Lavoro ha sintetizzato in questo schema.
Quindi, solo per fare un esempio, nel caso di 1 adulto e 1 minore di età la soglia reddituale familiare annua da considerare è 6.900 euro (6.000×1,15).
Nella determinazione del Reddito familiare devono però essere detratti i Trattamenti assistenziali inclusi nell’ISEE. Mentre vanno sommati quelli in corso di godimento che saranno rilevati nell’ISEE da parte degli stessi componenti con esclusione di quelli percepiti in ragione della condizione di disabilità (es. assegno mensile di assistenza, assegno ordinario di invalidità, ecc.) e per le prestazioni non sottoposte alla prova dei mezzi (es. Indennità di accompagnamento).
Vanno invece escluse le pensioni dirette e indirette (cd. erogata da Inps ai familiari di un soggetto assicurato previdenzialmente e deceduto) in corso di godimento da parte dei componenti il nucleo familiare. Tali prestazioni si intendono con decorrenza successiva al periodo di riferimento dell’ISEE in corso di validità, fermo restando quanto previsto dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri n. 159 del 2013 in materia di ISEE corrente.
E’ inoltre escluso dal Reddito familiare quanto percepito a titolo di Assegno di inclusione, di Reddito o Pensione di cittadinanza (fino a dicembre 2023) o di altre misure nazionali o regionali di contrasto alla povertà.
I compensi di lavoro sportivo nell’area del dilettantismo, anche se non costituiscono base imponibile ai fini fiscali fino all’importo complessivo annuo di euro 15.000, sono inclusi nel valore del reddito familiare ai fini della valutazione della condizione economica del nucleo familiare.
La verifica del possesso dei requisiti reddituali e patrimoniali avviene mediante l’attestazione ISEE e sulla base dei valori contenuti nella medesima attestazione, in corso di validità all’atto di presentazione della domanda, nella quale sia presente il richiedente l’Adi.