Docenti e Ata: Stipendi con troppi errori (alcuni consigli per evitarli)

In questo articolo non parleremo della cronica assenza dello stipendio dei supplenti brevi ma di un’altra casistica che riguarda la gestione delle assenze sugli stipendi NoiPA del comparto Scuola.

Succede spesso che negli stipendi di docenti e Ata (di ruolo o supplente) ci sono delle inesattezze sulle variazioni. Perché? Si possono evitare?

Lavorare meccanicamente sui numeri, senza pensare agli effetti che anche un semplice lavoro di inserimento dati può comportare, rischia di far dimenticare che dietro le cifre esistono le persone e il risultato potrebbe essere quello di lasciare docenti e ATA senza stipendio.

L’articolo contiene (indirettamente) consigli, anche per lo stesso personale scolastico amministrato. Vediamo cosa è importante da sapere (e cosa controllare) per evitare disguidi e ritardi.

Stipendi NoiPA: chi può inserire i dati?

Le variazioni che vengono effettuate sugli stipendi dei dipendenti pubblici hanno un alone di mistero che cercheremo di risolvere. Diversi sono i soggetti che possono inserire i dati nello stipendio.

Fino ai primi anni 2000 o soli uffici che avevano la possibilità di toccare gli stipendi erano le Direzioni Provinciali dei Servizi Vari.

Anche se nel cedolino dello stipendio si viene invitati a rivolgersi, per le informazioni, alle Ragionerie Territoriali dello Stato, in realtà negli ultimi anni sono diversi i soggetti che possono inserire direttamente su NoiPA i dati.

Andiamo ad elencare i soggetti abilitati:

  • I servizi stipendi delle Ragionerie Territoriali dello Stato che, dal marzo 2011, hanno assorbito i servizi delle abolite Direzioni Territoriali dell’Economia e delle Finanze (già Direzioni Provinciali dei Servizi Vari).
  • NoiPA che provvede all’inserimento dei dati massivi come, ad es. l’elaborazione dei contratti collettivi nazionali di lavoro,
  • Gli uffici di servizio con i primi pagamenti, assenze, accessori, supplenze brevi, contratti a tempo determinato
  • L’INPS limitatamente ai piccoli prestiti
  • Gli amministrati NoiPA per variazione CCB, iscrizione previdenza integrativa, detrazioni, richieste di piccoli prestiti.

Cosa possono fare i singoli dipendenti?

il dipendente può interagire con NoiPA direttamente

Il dipendente può segnalare a NoiPA la variazione della propria residenza anagrafica, la variazione del conto corrente bancario, le detrazioni d’imposta, gestire il trattamento integrativo, richiedere prestiti o aderire a forme di pensione complementare.

Bisogna fare molta attenzione a quando si varia la residenza o si richiedono le detrazioni d’imposta perché le variazioni sono collegate alla Certificazione Unica.

Come inseriscono i dati gli uffici di servizio?

Gli uffici di servizio possono modificare gli stipendi direttamente su NoiPA seguendo lo schema in questa immagine:

I tre modi nei quali una Scuola (o un ufficio periferico, può modificare NoiPA)

Gli uffici di servizio possono modificare gli stipendi direttamente su NoiPA nei seguenti casi:

  • scioperi;
  • brevi assenze
  • pagamenti compensi accessori come, ad esempio, straordinari o FIS

Inoltre le Scuole hanno le seguenti funzioni:

  • inserimento contratti supplenti brevi
  • inserimento contratti a tempo determinato
  • inserimento contratti a tempo indeterminato

Le scuole inoltre inviano direttamente al servizio stipendi delle Ragionerie i seguenti provvedimenti di variazioni:

  • provvedimenti di attribuzione indennità sostitutiva ferie non fruite
  • provvedimenti di attribuzione indennità mancato preavviso
  • cessazioni di partite antecedenti il 1° settembre
  • provvedimenti di assenza con riduzione dello stipendio
  • provvedimenti di attribuzione ore eccedenti (escluso il personale a tempo determinato)

Le scuola inviano invece al servizio controlli preventivi delle Ragionerie i seguenti provvedimenti:

  • ricostruzioni di carriera
  • contratti individuali di lavoro a tempo indeterminato
  • contratti di lavoro a tempo parziale

L’inserimento dei periodi di assenza da parte delle Scuole

Il lavoro di inserimento delle assenze può bloccare l’erogazione dello stipendio.

Questo piò succedere quando i dati vengono segnalati con mesi di ritardo rispetto al verificarsi dell’assenza.

Per esempio, se a marzo vengono segnalati 90 giorni di riduzione dello stipendio al 50%, da febbraio ad aprile lo stipendio di aprile non viene emesso in quanto va in negativo.

In caso di dubbi, dopo la segnalazione sarebbe opportuno contattare il servizio Stipendi della Ragioneria Territoriale dello Stato affinché la stessa possa forzare la rateizzazione e il pagamento possa rimanere attivo.

In realtà le segreterie scolastiche non hanno colpa su questo, perché si tratta di una cattiva comunicazione tra i sistemi informatici del MEF e del SIDI.

Sarebbe opportuno che il programma mandasse un segnale di alert al fine di ridurre al minimo gli inconvenienti.