Il Bonus 100 euro Ex Renzi è il trattamento integrativo Irpef che i percettori NASpI aspettano tutti i mesi. Il Bonus Fiscale spetta a chi ha un reddito annuo fino a 15.000 euro.
Sono esclusi dal bonus coloro che rientrano nella cosiddetta “no tax area”, area reddituale di non applicazione fiscale. Tra i 15.000 e i 28.000 mila euro spetta solo a condizione che l’imposta lorda superi le detrazioni per lavoro dipendente calcolata mensilmente, la il conguaglio definitivo non può che essere fatto su base annua.
Di solito INPS lo paga nei giorni tra il 15 e il 20, ma a gennaio si fa sempre più alto il rischio che l’accredito non arrivi e che slitti direttamente a febbraio. Cerchiamo di capirne le cause.
La possibilità che il Bonus Ex Renzi di gennaio possa arrivare a febbraio non è remota. Anche nel 2023 e nel 2022, infatti, il primo pagamento dell’anno del trattamento integrativo (altro nome del Bonus) si verificò a febbraio.
A spiegare i motivi di tale ritardo ci pensò INPS, inviando una risposta a un percettore NASpI tramite il servizio INPS Risponde nel gennaio 2023:
Chi beneficia dell’indennità di disoccupazione NASpI riceverà il primo trattamento integrativo del 2024 a febbraio 2024: lo scrive chiaramente INPS nella mail, specificando che “il calcolo del bonus viene attivato il mese successivo a quello in cui è disponibile il primo pagamento del cedolino; per questa ragione, nel mese di gennaio non avviene l’erogazione del Bonus riferito all’anno in corso“.
Insomma, a meno che non ci siano sorprese e che INPS non abbia deciso di anticipare il suo operato proprio quest’anno, appare difficile che il Bonus Ex Renzi possa essere pagato a gennaio. Più probabile che i primi accrediti si verifichino verso la metà di febbraio.