Dal tardo pomeriggio del 12 gennaio, sul portale NoiPA, sono già visibili gli importi netti delle mensilità arretrate pagate con l’emissione.
Ecco come appare la situazione nel portale NoiPA nella propria area personale.
Nell’immagine, sono riportati due dei 300 mila contratti che sono stati messi in pagamento.
Dentro lo stipendio di ciascun mese, oltre alle voci fisse standard, per i supplenti brevi ci sono la tredicesima mensilità, l’eventuale compenso sostitutivo per ferie non godute e il bonus Meloni, cioè la decontribuzione. A differenza del personale di ruolo, ai supplenti brevi la decontribuzione viene erogata nel mese di competenza.
L’esigibilità è stata provvisoriamente portata al 20 gennaio, un giorno in più rispetto a quanto pronosticato dal Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara.
La data di esigibilità viene riportata dall’APP non ufficiale mentre il dato non risulta ancora presente sul sito e nell’app ufficiale di NoiPA. Trattandosi di un sabato è molto probabile che la data di accredito slitti al 22/23 gennaio (lunedì/martedì successivi), difficile – ma non irrealistica – un’anticipazione a venerdì 19 gennaio.
Come possiamo notare dalle immagini, gli stipendi erogati nell’anno fiscale in corso sono gravati da ritenute fiscali molto alte.
Come si fa a trovare l’aliquota fiscale applicata?
Nel caso sopra riportato si può impostare la seguente proporzione:
(imponibile fiscale) : (irpef pagata) = 100 : x
1.530,65 : 353,12 = 100 : x
x (aliquota media) = 23,07%
I compensi erogati il 20 gennaio 2024 non andranno nella Certificazione unica del 2024 ma in quella del 2025 a tassazione separata.
Il Ministero dell’Istruzione e del Merito avrebbe stanziato risorse sufficienti per evitare ritardi nei pagamenti nei mesi successivi.
Oltre al finanziamento dei capitoli delle supplenze brevi, l’Esecutivo avrebbe stanziato risorse anche per il personale assunto per i progetti PNRR e per l’Agenda Sud.
Il DPCM 31 agosto 2016 ha regolato in maniera dettagliata il pagamento delle supplenze brevi.
Purtroppo la cosa che ha impedito il funzionamento è stato un insufficiente stanziamento di risorse.
Quindi, più che rinnovare le regole burocratiche, sono necessari interventi che accelerino l’erogazione delle risorse economiche nel caso non dovessero bastare.