Nessuna esclusione dal calcolo dell’ISEE 2024 dei titoli di Stato. E’ quanto emerge da un chiarimento Inps divulgato attraverso il messaggio n. 165 del 12 gennaio 2024.
Cosa devono fare i contribuenti che nel 2024 chiederanno l’aggiornamento della DSU? Vediamo quali sono le indicazioni dell’ente previdenziale.
La novità che in queste prime settimane del 2024 ha tenuto tutti col fiato sospeso, contribuenti e operatori fiscali, è stata introdotta dalla legge di Bilancio per il 2024.
Per incentivare l’acquisto di BOT, BTP, Buoni fruttiferi postali e altri titoli obbligazionari statali (compresi i Libretti di Risparmio statali), il Governo ha pensato bene di escludere questi prodotti finanziari dal calcolo dell’ISEE fino ad un massimo di 50.000 euro.
La questione però incrocia diverse problematiche. Innanzitutto la sua compatibilità con il quadro di regole europee: è legittima tale esclusione oppure può essere considerato un “aiuto di Stato” ammesso solo a certe condizioni?
E poi, la norma è immediatamente operativa o necessità di un’attuazione da parte di un provvedimento amministrativo. Proprio su questo secondo punto si è soffermato Inps, ammettendo che la franchigia fino a 50.000 euro complessivi, non è immediatamente operativa.
Gli operatori CAF e gli operatori fiscali non sono autorizzati ad escludere dal computo ISEE 2024 i titoli di Stato e i prodotti finanziari di raccolta del risparmio con obbligo assistito dalla garanzia dello Stato, poiché è necessaria “l’approvazione delle modifiche al regolamento recante la disciplina dell’ISEE“. Un provvedimento governativo, dunque dovrà modificare il DPCM n. 159 del 2013, nel senso di dare attuazione a quanto previsto dal comma 184 dell’articolo 1 suddetto.
I nuovi ISEE 2024, già ottenuti con le Dichiarazioni Sostitutive Uniche (DSU), o in corso di presentazione, a partire dal 1° gennaio dovranno quindi considerare a tutti gli effetti i titoli di Stato e gli altri prodotti finanziari in possesso alla data del 31 dicembre 2022. Data di riferimento per l’ISEE 2024.
“Nelle more delle modifiche al citato regolamento – scrive Inps – resta pertanto immutata la disciplina ISEE relativa al patrimonio mobiliare“.
A partire da gennaio 2024 – continua il Messaggio – “permane l’obbligo di indicare tutti i rapporti finanziari declinati all’articolo 5 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 dicembre 2013, n. 159 e posseduti al 31 dicembre 2022 dai soggetti appartenenti al nucleo familiare”.