L’importo mensile dell’Assegno di Inclusione sarà mediamente di 635 euro. A beneficiarne saranno circa i 500.000 mila nuclei che ne hanno fatto domanda a partire dal 18 dicembre.
E’ quanto riporta il quotidiano Il Messaggero da un’intervista del direttore generale Inps Vincenzo Caridi.
L’appuntamento con i “primi pagamenti”, sottolinea l’esponente dell’ente previdenziale, è per il 26 gennaio. E la novità è che ci saranno 100 euro circa in più rispetto al Reddito di Cittadinanza varato nel 2019 dal Governo giallo-verde, a guida M5S-Lega.
Ma chi prenderà questo importo medio? E questi 100 euro in più? La platea è similare a quella del Reddito di Cittadinanza, nuclei con:
Gli unici ad essere esclusi, rispetto al “primo RdC” sono i nuclei composti esclusivamente dagli occupabili, cittadini tra i 18 e i 59 anni senza alcun elemento di fragilità.
Per avere diritto al sussidio, integrazione al reddito, occorre avere un ISEE fino a 9.360 euro e un Reddito familiare fino a 6.000 euro (elevato con la scala di equivalenza) e una serie di requisiti riportati dal sito del Ministero del Lavoro qui.
L’importo dell’Assegno di Inclusione, secondo quanto emerge dalle dichiarazioni di Caridi, sarà più alto rispetto a quello del precedente RdC di circa 100 euro. Gli importi più alti derivano da un sistema di scala di equivalenza differente. I dettagli sono stati riportati dal Ministero del Lavoro che riprende sul proprio sito i moltiplicatori degli importi, a seconda delle caratteristiche dei membri del nucleo familiare:
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