Bonus Mamma per Stipendi NoiPA: occorre fare domanda?

Occorre fare domanda per ottenere il Bonus Mamma su NoiPA?

Ricordiamo che il bonus mamma è una delle più importanti misure a sostegno della famiglia varate dall’ultima legge di bilancio. Si tratta di una decontribuzione, fino a 250 euro al mese, per le lavoratrici con 2 o 3 e più figli.

NoiPA pagherà direttamente senza fare domanda da parte delle dipendenti?

L’unico modo che ha NoiPA di conoscere se una dipendente ha il diritto al bonus è tramite il codice fiscale dei figli.

Dal codice fiscale NoiPA può rilevare se i figli sono maggiorenni o minorenni e quindi attribuire automaticamente il beneficio senza che le dipendenti facciano domanda.

Ovviamente il portale degli stipendi non può essere in grado di conoscere se nel nucleo familiare siano presenti altri figli che danno il diritto ad acquisire il diritto, per cui numerose dipendenti potrebbero rimanere escluse pur avendone il diritto se i dati non sono a conoscenza di NoiPA.

Del resto, si potrebbe verificare anche il fatto che una dipendente, pur avendone i requisiti, non voglia fare domanda.

In questo ultimo caso il comportamento potrebbe rivelarsi assurdo ma assurdo non è.

Le dipendenti infatti, potrebbero preferire di rinunciare al bonus per avere un reddito inferiore, soprattutto in quei casi in cui le stesse siano titolari di partita IVA in regime forfettario per cui non bisogna superare un determinato limite di reddito.

I benefici fiscali riconosciuti si basano sul principio della decontribuzione per cui la somma mensile di contributi risparmiati è assoggettata all’IRPEF con conseguente aumento del reddito.

Ricordiamo i requisiti del Bonus Mamma 2024

Il bonus spetta per un solo anno, il 2024, alle donne lavoratrici con 2 figli e fino all’età di 10 anni del più piccolo.

La misura si proroga di un ulteriore anno, alle lavoratrici con 3 e più figli fino al compimento dei 18 anni di età del più piccolo.

Il Bonus ha un tetto annuale: 3.000 euro, inteso come massimo importo fruibile dell’esonero contributivo. Insomma la lavoratrice può, sommando i vari esoneri contributivi mensili, arrivare ad un massimo annuale netto di 1.950 nette da irpef (il 65% di 3.000 euro).

Ecco in dettaglio quanto percepiranno le Insegnanti e personale ATA

Il Bonus può arrivare a 3.000 euro annue per le lavoratrici dipendenti che hanno un reddito da lavoro medio-alto.

Ecco le tabelle relative ai docenti:

Abbiamo evidenziato in rosso le fasce stipendiali dove il bonus si fermerà a 250 euro mensili lordi, che meno il 35% di Irpef si riducono ad un incremento netto di 162,50 mensili.

Ecco le tabelle complete del personale ATA:

Solamente le Direttrici Generali dei Servizi Amministrativi con fascia stipendiale superiore a 21 percepirà il massimo del bonus.

La misura coesiste con la decontribuzione del 6 e 7%

Oltre al riconoscimento del Bonus Mamma, tutte le dipendenti con imponibile previdenziale inferiore a 2.692 euro mensili hanno diritto anche al “Bonus Meloni“, vale a dire alla decontribuzione .

Bisogna tuttavia aggiungere che i dettagli tecnici che abbiamo riportato dovranno corrispondere a quanto sarà disposto con la circolare INPS.