L’ARAN ha convocato per domani, alle 10.30 del 18 gennaio 2024, le organizzazioni sindacali per la firma del contratto collettivo nazionale di lavoro del comparto Scuola per il triennio 2019-2021. Già nel mese di febbraio NoiPA potrebbe procedere alla liquidazione di arretrati da 150 euro fino a 1.170 euro.
Il comunicato dell’ARAN è uscito nel tardo pomeriggio di ieri 16 gennaio:
La preintesa sul rinnovo contrattuale era stata siglata – tra ARAN e Organizzazioni Sindacali, il 14 luglio scorso.
Il Governo, tuttavia, ha trasmesso alla Corte dei Conti il provvedimento solamente a metà del mese scorso e il contratto ha superato, senza difficoltà, il controllo della Corte dei Conti.
Gli stipendi rimangono gli stessi.
Ad essere rivalutata è la parte accessoria della retribuzione, vale a dire la retribuzione professionale docenti per gli insegnanti e il Compenso individuale accessorio per il personale ATA.
A questi accessori va aggiunta l’una tantum come riportato nella tabella.
Gli incrementi dell’accessorio avranno decorrenza dal 1° gennaio 2022 e quindi, fino a febbraio 2024, il personale della Scuola ha maturato ben 26 mensilità arretrate.
Tenendo presente che non saranno possibili emissioni speciali per gennaio e che a causa delle operazioni di conguaglio fiscale non è plausibile l’aggiornamento degli stipendi nell’emissione ordinaria, è molto probabile che NoiPA provveda a liquidare gli arretrati con emissione speciale nel mese di febbraio 2024.
Trattandosi di 26 mensilità arretrate, 24 mensilità saranno liquidate a tassazione separata e 2 mensilità a tassazione corrente.
Abbiamo predisposto una tabella dove abbiamo diviso gli arretrati a tassazione separata, maturati nel biennio 2022-2023, da quelli maturati nei mesi di gennaio e febbraio 2024.
Gli arretrati variano da un minimo di circa 150 euro per i collaboratori scolastici, fino ad un massimo di circa 1.170 euro per i DSGA.
Per i docenti l’incremento varia dal 250 ai 330 euro in base all’anzianità di servizio.