Firmato in via definitiva il CCNL Istruzione e Ricerca per il triennio 2019-2021 è partita una striscia di informazione parziale e superficiale che in queste ore sta disorientando centinaia di migliaia di docenti e personale Ata.
Quali sono gli aumenti che arriveranno dopo la firma definitiva del 18 gennaio? E quando arriveranno sugli stipendi? Vediamo esattamente com’è la situazione.
L’informazione istituzionale che in questi giorni da notizia della firma del CCNL, offre un’informazione completa ma…. allo stesso tempo parziale.
Dal Ministero dell’Istruzione si sono affrettati a sottolineare come il rinnovo – giunto con un notevole ritardo – porti “al personale della scuola dei significativi incrementi retributivi mensili: 124 euro per il personale docente, 96 euro per il personale ATA e 190 euro per i Direttori dei servizi generali e amministrativi (DSGA)”.
Al comunicato di Viale Trastevere fa eco quello di Palazzo Vidoni con il ministro per la Pubblica amministrazione, senatore Paolo Zangrillo, che ribadisce le cifre e sottolinea come si sia arrivati al traguardo grazie a un “accordo che valorizza la professionalità di oltre 1,2 milioni di lavoratori, con maggiori tutele e incrementi stipendiali che diventano stabili”.
Gli aumenti stipendiali che porta il rinnovo del CCNL Istruzione e Ricerca sono quelli indicati dal comunicato del Ministro Valditara. Ma nel profluvio di comunicati, post sui social, e plausi per l’importante risultato raggiunto, sul quale lo stesso ministro leghista si è fortemente impegnato sin dal suo insediamento, non viene precisati che gli aumenti stipendiali sono già in erogazione da un pezzo.
La firma del 18 gennaio altro non è che la sigla definitiva su un negoziato che ha avuto due tappe: il rinnovo della parte economica siglata presso l’Aran il 6 dicembre 2022 e l’accordo sulla parte normativa del 14 luglio 2023, rispetto al quale si attendeva il via libera dalla Corte dei Conti.
Gli aumenti stipendiali sono in erogazione da gennaio 2023, poco dopo la corresponsione degli arretrati, accreditati a fine dicembre 2022 a distanza di circa venti giorno dalla firma del’accordo economico del 6 dicembre 2023 firmato tra Aran e sindacati.
Dopo la firma definitiva Docenti e Ata attendono solamente gli arretrati relativi all’adeguamento di due voci stipendiali, RPD e CIA, maturati fino ad oggi. Possibile la loro erogazione già da febbraio.
Con il supporto degli esperti di Cedolini NoiPA TuttoLavoro24.it ha elaborato gli importi netti di questi arretrati indicati nelle tabelle che seguono per le Scuole e AFAM: