Esite un vero e proprio identikit del soggetto che ha presentato domanda del Supporto Formazione e Lavoro. A renderlo noto è Inps in un rapporto periodico in cui fa sapere che a presentare domanda sono soprattutto ex percettori RdC di età tra i 50 e i 60 anni.
Ma andiamo per gradi. Il Supporto Formazione e Lavoro è la prima misura che ha sostituito il Reddito di Cittadinanza, a partire dal 1° settembre 2023, destinato ai percettori cd. Occupabili. Vale a dire a coloro che durante il 2023 hanno gradualmente perso il sussidio dopo 7 ricariche.
Il SFL finora non è stato un successone, nonostante il numero di domande presentate sin dall’inizio. L’indennità di 350 euro per 12 mesi arriva solo a condizione che sia avviata una di queste 9 attività. E non sempre è semplice dare avvio a questo percorso di politica attiva del lavoro oppure, se si parte, Inps ritarda ad acquisire le informazioni che danno via libera ai pagamenti.
Basti pensare che tra le 165.000 domande inviate il beneficio mensile è andato a 27mila persone. Tra questi ci sono soprattutto soggetti che hanno avviato un percerso di formazione o tirocinio.
L’identikit dell’Inps ci rappresenta un quadro preciso, i richiedenti dell’indennità sono:
Sulla piattaforma SIISL è possibile trovare offerte formative ma anche di lavoro. Finora ne sono state caricate 177.799 ma solo solo per 2.932 è stato manifestato un interesse.
Le offerte di lavoro riguardano figure come baby sitter, badanti, colf, impiegato amministrativo, addetto alla logistica di magazzino, addetto alla pulizia di interni, operaio specializzato, magazziniere, barista, bracciante agricolo.
Il 50,9% degli uomini ha la licenzia media, mentre tra le donne prevale il 47,1%.