Ha riscosso molto successo l’articolo del 14 gennaio scorso di Tuttolavoro24.it riguardo la sentenza della Corte Costituzionale numero 4/2024 che ha dichiarato non conforme ai dettami della Costituzione il blocco unilaterale dell’anzianità volta al conseguimento della “maggiorazione della retribuzione individuale di anzianità”.
Fino al 1986 gli stipendi di tutto il personale dello Stato (comprese le Scuole) si rivalutavano automaticamente del 6% ogni due anni.
Oltre alla rivalutazione automatica biennale, ogni 6 mesi (a maggio e a novembre) veniva adeguata l’Indennità Integrativa Speciale in base al tasso di inflazione che negli anni ’80 del secolo scorso viaggiava in doppia cifra.
Infine arrivavano i contratti, a volte puntuali, a volte in ritardo finché è arrivato il contratto del 1987 che ha cambiato tutto abolendo gli automatismi stipendiali per tutti i dipendenti pubblici (escluse alcune categorie).
Gli stipendi furono retrocessi al minimo iniziale e la differenza diventò un assegno denominato “Retribuzione Individuale di Anzianità“.
Con la successiva tornata contrattuale del 1990 (prima della privatizzazione del rapporto di lavoro) gli automatismi furono ripristinati per la Scuola ma non per i ministeriali.
L’ultimo contratto di lavoro non regolato dal diritto privato fu varato, per il comparto delle future Funzioni Centrali, con il DPR n. 44 del 1990.
Il contratto del 1990 ribadiva il blocco dell’anzianità per tutti i dipendenti della Funzione Pubblica riconoscendo però, ai commi 4 e 5 dell’art. 9 i seguenti importi in base all’anzianità maturata entro 31 dicembre 1990 che furono denominati Maggiorazione della Retribuzione Individuale dell’Anzianità:
La prima organizzazione sindacale a muoversi per assistere i propri iscritti e simpatizzanti l’applicazione delle sentenza è stata Confintesa.
L’organizzazione sindacale, con un comunicato, ha quantificato circa 300 mila potenziali aventi diritto all’applicazione della sentenza.
Secondo Confintesa avrebbero diritto al ricalcolo i dipendenti dei Ministeri e delle Agenzie fiscali che, nel periodo intercorrente tra il 01.01.1991 ed il 31.12.1993, abbiano maturato:
20 anni se sono stati assunti dal 01.01.1971 al 31.12.1973
10 anni se sono stati assunti dal 01.01.1981 al 31.12.1983
5 anni se sono stati assunti dal 01.01.1986 al 31.12.1988
L’organizzazione sindacale mette a disposizione, nel proprio sito web, una domanda in formato .doc con la quale fare richiesta alla propria Amministrazione.
Gli arretrati lordi, maturati fino ad oggi, ammontano, in media ad oltre 8 mila euro pro capite.
Per pagare tutti i potenziali aventi diritto sarebbero necessari oltre 3 milioni di euro ed è quindi plausibile che le amministrazioni faranno resistenza prima di procedere alla liquidazione.
La strada per ottenere il pagamento, è pertanto tutta in salita.