Con messaggio n. 4 dell’8 gennaio scorso, NoiPA ha annunciato che procederà al nuovo inquadramento dei magistrati onorari, a cui appartengono i Giudici di Pace, ai quali viene finalmente riconosciuto il diritto alla pensione.
La Magistratura Onoraria è un tipo di magistratura “non professionale“.
Prima della riforma, i giudici onorari venivano nominati dal Ministero della Giustizia, non ricevevano una retribuzione ma un “compenso a prestazione” completamente esente da contributi previdenziali.
I Giudici Onorari hanno rivendicato i propri diritti presso la Corte di Giustizia Europea che ha dato loro pienamente ragione, condannando lo Stato Italiano, e si sono visti finalmente riconoscere il diritto al trattamento previdenziale, alle ferie.
Ecco il messaggio di NoiPA:
Per i magistrati onorari la circolare del Ministero della Giustizia del 31 marzo 2023 ha predisposto tre fasce retributive.
Le fasce retributive corrispondono alle qualifiche dell’Area Terza del CCNL Funzioni Centrali F1 – F2 – F3 con raddoppio dell’indennità giudiziaria in caso che il Giudice svolga l’attività in maniera esclusiva.
Le fasce retributive sono state così determinate:
La retribuzione sarà strutturata in sole due voci retributive:
La misura del compenso, specifica la circolare, non verrà incrementato in caso di rinnovo del CCNL del personale delle Funzioni Centrali.
Nel caso i magistrati onorari optino per il regime di esclusività non potranno cumulare il trattamento economico con i redditi di pensione, con i redditi di lavoro dipendente e con i redditi da lavoro autonomo.
Nel caso il magistrato opti per il regime di “non esclusività” l’indennità giudiziaria verrà dimezzata rispetto agli esclusivisti.
Le aliquote previdenziali che si applicheranno ai magistrati in regime di esclusività sono le seguenti:
I magistrati non esclusivisti sono iscritti alla gestione separata con aliquota previdenziale complessiva del 24% di cui 1/3 a carico del dipendente e 2/3 a carico del datore di lavoro.