Tra i pagamenti INPS di oggi 23 gennaio c’è senz’altro la NASpI, l’indennità di disoccupazione, anche se il grosso degli accrediti già si è verificato. Attese anche nuove erogazioni dell’Assegno Unico per i figli a carico e le lavorazioni dell’Assegno di Inclusione.
Anche oggi 23 gennaio INPS paga la NASpI, l’indennità di disoccupazione per chi ha perso il lavoro involontariamente. Gli accrediti effettuati a fine mese di solito riguardano coloro che hanno fatto domanda di NASpI per la prima volta all’inizio del mese. Quindi, a fine gennaio ricevono il pagamento (parziale, quindi non copre tutte le giornate) coloro che hanno presentato domanda di NASpI all’inizio di gennaio. Le restanti giornate di gennaio verranno poi liquidate a febbraio.
Ricordiamo che per i percettori NASpI si avvicina la scadenza per comunicare a INPS il reddito presunto: entro il 31 gennaio 2024, i beneficiari dell’indennità devono far sapere a INPS quanto prevedono di riscuotere quest’anno. La comunicazione va fatta anche se si pensa che il reddito sarà uguale a 0 euro.
In questa settimana sono attesi nuovi pagamenti dell’Assegno Unico. In particolare, aspettano ancora l’accredito della prestazione per i figli a carico coloro che a gennaio hanno diritto a un importo diverso dal solito, oppure i nuovi beneficiari: quelli che hanno fatto domanda di Assegno Unico per la prima volta a dicembre. Tra questi rientrano anche gli ex percettori del Reddito di Cittadinanza con figli a carico.
Già da oggi INPS potrebbe disporre dei nuovi pagamenti, con la data valuta che può andare da domani 24 gennaio al prossimo 31 gennaio. Questa comparirà sul Fascicolo previdenziale del cittadino e/o sull’app INPS.
Anche per i beneficiari dell’Assegno Unico c’è una scadenza da tenere a mente: quella del 29 febbraio, giorno entro il quale va rinnovato l’ISEE. Solo con un ISEE aggiornato, infatti, INPS è in grado di pagare una somma adeguata alla situazione economica del nucleo familiare. Senza ISEE, ci si dovrà accontentare dell’importo minimo.
Da un momento all’altro potrebbero sbloccarsi i pagamenti dell’Assegno di Inclusione. Fino al 26 gennaio INPS non pagherà, ma prima di allora sono attese le lavorazioni.
L’Assegno di Inclusione ha sostituito il Reddito di Cittadinanza, perciò non è da escludere che INPS replichi lo stesso calendario: se così fosse, le lavorazioni dovrebbero partire due giorni prima del pagamento effettivo. Tuttavia, non è da escludere un anticipo alla giornata di oggi. L’invito è quello di monitorare il proprio Fascicolo Previdenziale così da sapere in tempo reale le mosse INPS.
Il nuovo sussidio, il cui valore è di 500 euro mensili con un reddito familiare pari a 0 euro, altrimenti varia (per conoscerlo con esattezza usa il nostro CALCOLATORE dell’Assegno di Inclusione), spetta ai nuclei familiari con un ISEE sotto i 9.360 euro e in cui è presente almeno un componente disabile, over 60, minorenne o in condizione di svantaggio, così come definita dal decreto ministeriale 154 del 13 dicembre 2023.