Un nuovo aiuto mensile di 1.000 euro, pari circa il doppio dell’attuale assegno di accompagnamento. E’ questa la novità annunciata dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni durante il question time di ieri alla Camera.
La misura sarà veicolata con un decreto che dovrebbe essere approvato a breve dal Consiglio dei Ministri, che stanzia oltre un miliardo di euro per i primi due anni di avvio.
Da anni i governi annunciano una riforma del sistema di assistenza legata alla disabilità e alla fragilità. Arrivano provvedimenti spot ma continua a mancare una revisione complessiva. In questa direzione va anche il nuovo Assegno di Assistenza mensile di 1.000 euro destinato agli anziani in condizioni ‘gravissime’, non autosufficienti, con considerevoli bisogni assistenziali. Si parla al momento di una invalidità certificata dalla Commissione Inps intorno al 100%. Questi requisiti dovranno essere meglio specificati.
L’assegno sarà legato anche all’età e al reddito e non solo alle condizioni di salute. A poterne beneficiare in questa prima fase saranno solo gli ultra 80enni con un ISEE non superiore a 6.000 euro.
L’importo sarà di circa 1.000 euro e la novità è che potrà essere unito all’assegno di accompagnamento di 531 euro mensili attualmente in erogazione. La platea dei beneficiari dell’Assegno di accompagnamento erogato da Inps sembra essere al momento quella maggiormente candidata a ricevere l’Assegno di Assistenza.
Di conseguenza queste famiglie potranno contare su un complessivo aiuto da Inps che supererà i 1.500 euro.
Il nuovo aiuto per gli anziani non autosufficienti servirà per pagare le spese di assistenza e di cura (badante, infermiere, fisioterapista, ecc.) od anche per acquistare altri servizi. Tutte le spese dovranno essere tracciabili e documentate. Uno degli obiettivi della misura è far emergere il lavoro nero che ruota intorno a questi servizi assistenziali, soprattutto quelli domiciliari.
L’Assegno sarà attivo in via sperimentale per due anni. Il decreto in bozza prevede il suo avvio a partire dal 1° gennaio 2025 per due anni. Dunque fino al 2026.