I pagamenti dell’Assegno di Inclusione sono partiti ufficialmente il 26 gennaio e il Ministero del Lavoro ha finalmente chiarito come potrà essere speso l’importo caricato sulla Carta di Inclusione.
Gli acquisti consentiti con la Carta di Inclusione si avvicineranno più a quelli permessi con la vecchia Carta RdC o a quelli possibili con la Carta Acquisti? Vediamo cosa ha deciso il Ministero.
Il decreto interministeriale del 27 dicembre 2023 che disciplina le modalità di utilizzo della Carta AdI, lo strumento di pagamento dell’Assegno di Inclusione, è stato registrato dalla Corte dei Conti. In attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, il decreto è stato divulgato così che tutti i beneficiari possano sapere con certezza cosa comprare e cosa no con la Carta di Inclusione.
Nelle FAQ del Ministero si chiarisce che la Carta AdI potrà essere usata in farmacie, parafarmacie e nei negozi e supermercati di alimentari, oltre che per pagare le bollette. Avrà quindi la stessa funzione della Carta Acquisti, in pratica. Ecco la conferma:
Si potrà inoltre fare un solo bonifico mensile per pagare:
Come disposto dall’articolo 2, comma 4, di suddetto decreto, la Carta AdI non può essere usata per gli acquisti all’estero, online o mediante servizi di direct marketing.
È vietato inoltre l’acquisto dei seguenti beni e servizi:
Non saranno consentiti nemmeno:
Rimane però qualche ambiguità riguardo l’acquisto di altri beni e servizi, che non sono né presenti nella lista degli acquisti vietati né nominati tra gli acquisti consentiti.
Al comma 1, art. 2, si specifica infatti che «attraverso la Carta Adi possono essere soddisfatte, oltre alle esigenze previste per la Carta acquisti, tutte le altre esigenze dei beneficiari medesimi» a eccezione di quelle elencate sopra.
Cosa si intenda per “tutte le altre esigenze” non è ben specificato. Molto probabilmente si fa riferimento ad altre esigenze di prima necessità, quali vestirsi, comprare il materiale didattico per i figli che frequentano la scuola, andare dal parrucchiere/barbiere per un semplice taglio, fare rifornimento di carburante ecc. che dunque dovrebbero essere permesse perché non rientrano nella lista delle spese vietate.
Per sciogliere ogni dubbio basti comunque sapere che i merchant category code (MCC) dei beni non acquistabili con la carta di Inclusione saranno disabilitati, così come previsto dal comma 3 dell’articolo 2 del decreto. In questo modo il titolare dell’Assegno di Inclusione non potrà acquistarli pagando con l’omonima carta.
Resta comunque la possibilità di prelevare un massimo mensile di 100 euro moltiplicato per la scala di equivalenza (nel caso di una sola carta per nucleo familiare). Con la somma prelevata non esistono limitazioni di acquisto.