Un reddito regionale fino a 500 euro al mese per le famiglie rimaste senza Reddito di Cittadinanza. È la proposta di legge di iniziativa popolare depositata ufficialmente presso il registro generale del Consiglio Regionale della Campania.
Se ne era già parlato nei mesi scorsi. A fare da apripista per garantire un reddito di dignità alle famiglie in difficoltà economica era stata la Regione Puglia.
Analogamente a quanto fatto in Puglia, desso anche la consigliera regionale della Campania del gruppo misto Maria Muscarà ha depositato la proposta di legge di iniziativa popolare per la “Istituzione della Misura Integrativa Regionale di sostegno al Reddito e politiche per l’Inclusione Sociale Attiva (M.I.R.)”.
La proposta di legge arriva dopo la raccolta firme promossa dalla petizione Campania per il Reddito! volta ad annullare gli effetti dell’abolizione del Reddito di Cittadinanza. È proprio la Regione Campania, infatti, quella che più ha risentito della cancellazione del RdC visto che il più alto numero di beneficiari risiedeva proprio qui.
Per tutelare dunque tutti gli ex percettori che non possono fare affidamento sull’Assegno di Inclusione e sul Supporto Formazione e Lavoro (i due strumenti che hanno soppiantato il RdC) perché non ne hanno i requisiti, il Comitato di Scopo della Regione Campania ha lanciato una petizione per inserire una misura integrativa regionale (MIR), ora trasformata in proposta di legge.
La MIR avrebbe un valore fino a 500 euro mensili e sarebbe riservata alle famiglie con un ISEE fino a 9.360 euro, lo stesso necessario per avere l’Assegno di Inclusione che però spetta esclusivamente alle famiglie con soggetti disabili, minorenni, over 60 o in condizione di svantaggio. Potrebbero farne richiesta coloro che risiedono in Campania da almeno 1 anno, così da favorire anche chi dovesse scegliere di tornare nella terra natia dopo aver vissuto fuori.
La proposta di legge adesso è all’attenzione delle Commissioni: «Sarà mia cura – promette la consigliera Muscarà a Vesuvio Live – pressare le commissioni affinché venga non solo calendarizzata ma si facciano quei tavoli tecnici per migliorarla».