Se il pagamento del Supporto Formazione e Lavoro (SFL) tarda ad arrivare, posso richiedere l’Assegno di Inclusione?
Il SFL e l’Assegno di Inclusione (AdI) sono i due sussidi che hanno sostituito il Reddito di Cittadinanza. La stessa famiglia può beneficiare di entrambi gli strumenti, ma a particolari condizioni.
Il Supporto Formazione e Lavoro e l’Assegno di Inclusione sono compatibili: all’interno di una famiglia possono entrare tutti e due. In nessun decreto, infatti, sta scritto che le due prestazioni non sono cumulabili.
Tuttavia, questi sono destinati a componenti diversi:
Da ciò si capisce che possono beneficiare di entrambi i sussidi solo le famiglie che hanno un ISEE inferiore a 6.000 euro (e che allo stesso tempo rispettano anche tutti gli altri requisiti previsti per legge) e al cui interno si trovano membri non occupabili perché disabili, minorenni, ultra 60enni o inseriti in programma di cura e assistenza dei servizi socio sanitari territoriali certificati dalla pubblica amministrazione.
Situazione non troppo rara. Sono molteplici, infatti, i casi in cui un percettore può richiedere l’Assegno di Inclusione mentre aspetta l’accredito del SFL. Vediamone 2.
Il SFL spetta solo se il percettore intraprende un percorso di politica attiva del lavoro, partecipando a una delle 9 attività remunerate e che danno accesso al sussidio. In pratica, INPS riconosce un assegno da 350 euro mensili per massimo un anno mentre il percettore acquisisce la formazione necessaria che gli consentirà, al termine del percorso, di trovare un lavoro.
Prima che INPS paghi però può passare diverso tempo. Per non rimanere senza entrate per più mesi, il beneficiario di SFL può muoversi in due modi.
Nel primo caso, può decidere di inviare l’istanza anche per l’Assegno di Inclusione. INPS accetta la domanda di AdI se sussistono i requisiti, tuttavia per evitare una sovrapposizione è preferibile annullare la domanda di SFL prima di inviare quella per l’Assegno di Inclusione. Per rinunciare al SFL occorre compilare il modulo SR203 e presentarlo all’INPS allegato a una copia del documento di identità. Occhio al rischio di pagare gli arretrati a Inps (per approfondire clicca qui).
Nel secondo caso, può delegare l’invio della domanda di Assegno di Inclusione a un altro componente il nucleo familiare che ha le caratteristiche per accedervi: un genitore over 60, per esempio. Così facendo, le domande rimangono a capo di due soggetti diversi e nel caso venissero accettate entrambe, il nucleo potrà sommare i 350 euro di Supporto Formazione e Lavoro all’importo spettante con l’Assegno di Inclusione (usa il nostro CALCOLATORE per stabilirlo con certezza).