Manutenzione NoiPA terminata: le novità dallo Stipendio di Febbraio

In perfetto orario, alle ore 7 in punto di oggi, 29 gennaio 2024, la sospensione per Manutenzione del portale NoiPA è terminata: ecco cos’è cambiato.

Applicate le nuove aliquote fiscali

NoiPA ha applicato le nuove aliquote fiscali sugli imponibili irpef che sono:

  • 23% fino a 28.000 euro;
  • 35% da 28.001 a 50.000 euro;
  • 43% oltre i 50.001 euro;

Ricordiamo che l’imponibile fiscale è dato dal lordo tabellare meno i contributi previdenziali e assistenziali.

Oltre alla rimodulazione dell’IRPEF sono state rimodulate le detrazioni d’imposta per lavoro dipendente.

Aumenti tra lo zero e i 21,66 euro mensili

La rimodulazione dell’IRPEF porterà un incremento dei netti stipendiali da zero euro per i redditi bassi fino a 21,66 euro mensili per i redditi superiori a 28 mila euro.

I contribuenti cominceranno a beneficiare del taglio dell’IRPEF solo a partire dai 15 mila in poi.

L’incremento mensile viene così calcolato:

(imponibile fiscale annuo – 15000) x (27% – 25%) : 12 = risparmio d’imposta mensile

Nessun beneficio per i redditi superiori a 50 mila euro

Se il reddito supera i 50 mila euro annuali il risparmio IRPEF di 260 euro annui (21,66 x 12) viene annullato in sede di dichiarazione dei redditi.

Gli oneri detraibili vengono infatti ridotti del pari importo di 260 euro e il beneficio viene pertanto annullato in sede di presentazione della dichiarazione dei redditi.

Ancora non caricati i conguagli fiscali

Gli stipendi di febbraio non sono ancora pronti e bisognerà aspettare ancora qualche giorno.

Infatti, dopo aver proceduto alla variazione delle nuove aliquote fiscali ora è il turno del caricamento del conguaglio fiscale.

Il conguaglio fiscale riguarda circa 2 milioni e duecentomila partite di stipendio gestite da NoiPA.

Si tratta di quantificare:

  • il conguaglio fiscale a credito o a debito;
  • Le differenze delle ritenute previdenziali a credito o a debito;
  • il calcolo delle addizionali la cui ritenuta partirà a marzo.

Per quanto riguarda, infine, il personale collocato in pensione o cessato nel corso del 2023 il conguaglio fiscale non viene effettuato e c’è l’obbligo della presentazione della dichiarazione dei redditi.