Assegno di Inclusione non pagato: restano pochi giorni per averlo a febbraio

I pagamenti dell’AdI (Assegno di Inclusione) sono partiti il 26 gennaio, ma non tutti lo hanno ricevuto. Nonostante questo, se l’accredito è andato perso non è detto che siano già sfumate tutte le possibilità per averlo.

Presentando la domanda entro il prossimo 31 gennaio, si avrà infatti la mensilità relativa a gennaio. Semplicemente, si dovrà attendere un po’ di più. Fatto salvo, naturalmente, il possesso dei requisiti.

AdI, domanda entro il 31 gennaio

A ricevere l’Assegno Unico in data 26 gennaio sono stati coloro che entro il 7 gennaio avevano già presentato la domanda, avuto un esito positivo e sottoscritto il Patto di Attivazione Digitale, obbligatorio per accedere alla prestazione.

Per l’accoglimento della domanda naturalmente è necessario rispettare tutti i requisiti previsti dalla legge: tra questi, un ISEE entro i 9.360 euro, un valore del reddito familiare inferiore a una soglia di euro 6.000 annui moltiplicata per il corrispondente parametro della scala di equivalenza e avere in famiglia almeno un componente o disabile, o ultra 60enne, o minorenne o in condizione di svantaggio e per questo preso in carico dai servizi sociali.

Solo chi rispetta i requisiti può quindi accedere alla nuova misura.

Tuttavia, non è detto che tutti siano riusciti a presentare domanda entro il 7 gennaio scorso. Se la domanda non è ancora stata inviata non c’è niente da temere. Nel messaggio n. 25 del 3 gennaio 2024, infatti, INPS ha fornito una nuova data di scadenza: quella del 31 gennaio.

Per le domande presentate dopo il 7 gennaio e comunque entro il 31 gennaio, con PAD sottoscritto entro il 31 gennaio 2024 ed esito positivo dell’istruttoria, il pagamento della mensilità di competenza di gennaio verrà disposto dal giorno 15 febbraio. Fatto salvo, naturalmente, il rispetto dei requisiti.

Se manca qualche requisito INPS respinge la domanda. In alcuni casi però si può ancora rimediare.

AdI domanda respinta, come rimediare?

INPS ha respinto molte domande di Assegno di Inclusione perché i requisiti non erano soddisfatti. Se è impossibile rispettarli perché mancano proprio le condizioni, allora non c’è nulla da fare.

Se invece si pensa di riuscire a soddisfarli entro il prossimo 31 gennaio, allora non resta che ritentare e presentare nuova domanda a Inps.

È il caso di chi magari è in attesa del certificato della pubblica amministrazione che possa dimostrare la presa in carico di un familiare da parte dei servizi sociali. Oppure, di chi sta attendendo l’elaborazione dell’ISEE corrente per testimoniare il peggioramento della propria situazione economica. ISEE corrente che, ricordiamo, può essere richiesto però solo a determinate condizioni.

In questi casi, una volta colmato il vuoto si potrà provvedere a inviare una nuova richiesta. Meglio entro il 31 gennaio 2024 se non si vuole perdere il pagamento relativo a gennaio che verrà liquidato a febbraio. Se la domanda verrà inviata da febbraio, infatti, il mese di gennaio andrà perso.

Per conoscere in anticipo l’importo dell’Assegno di Inclusione usa il CALCOLATORE AUTOMATICO di TuttoLavoro24.it.