AdI, si può avere anche Assegno Unico: scadenza 29 febbraio

Assegno di Inclusione (AdI) e Assegno Unico sono compatibili, i beneficiari possono quindi ricevere entrambe le prestazioni. Tuttavia, c’è una data da tenere a mente se si intende fruire sia dell’uno che dell’altro.

Per entrambi, infatti, va presentata una domanda. Se si fa domanda entro una certa scadenza il percettore che rispetta i requisiti potrà accaparrarsi entrambe le prestazioni fin da subito. Altrimenti dovrà attendere. Vediamo meglio.

AdI e Assegno Unico: quando si possono avere entrambi

L’Assegno Unico spetta a tutti coloro che hanno figli a carico fino a 21 anni, o senza limiti di età in caso di figlio affetto da disabilità. L’Assegno di Inclusione – AdI invece è rivolto alle famiglie con un ISEE inferiore a 9.360 euro e in cui ci sono soggetti disabili, over 60, in condizione di svantaggio o minorenni.

Possono beneficiare di entrambe le prestazioni quindi le famiglie con un ISEE al di sotto dei 9.360 euro in cui è presente almeno un figlio sotto i 18 anni, disabile o non disabile.

Tra gli attuali beneficiari dell’Assegno di Inclusione possono rientrare anche gli ex percettori del Reddito di Cittadinanza. Non tutti, ma solo quelli che hanno i requisiti: a tal proposito, recentemente ha fatto discutere la condizione di presa in carico da parte dei servizi sociali.

Domanda Assegno Unico entro quando?

Per quanto riguarda la fruizione dell’Assegno Unico, tra gli ex percettori del RdC con figli a carico e gli attuali percettori dell’Assegno di Inclusione c’è una differenza sostanziale. I primi, infatti, prendevano l’Assegno Unico sulla Carta RdC in automatico. I secondi, invece, per avere l’Assegno Unico devono fare domanda a INPS.

Adesso, quindi, chi è passato dal RdC all’Assegno di Inclusione è obbligato a fare domanda di Assegno Unico visto che l’accredito della prestazione per i figli a carico non andrà in automatico, come successo finora.

Per continuare a percepire l’Assegno Unico senza interruzione occorre inviare la domanda entro il 29 febbraio prossimo: per tutto febbraio, infatti, la Carta RdC rimane attiva e pertanto, in mancanza della nuova domanda, INPS pagherà l’Assegno Unico su tale carta. Ma da marzo, quando la carta verrà disattivata, bisognerà per forza presentare l’istanza se non si vuole perdere l’Assegno Unico.

Il pagamento avverrà dal mese successivo a quello della presentazione della domanda. Le domande arrivate entro il 30 giugno 2024 riceveranno gli arretrati da marzo.