Il Bonus Mamma andrà anche alle lavoratrici agricole che siano madri di 2 o 3 figli. Lo prevede la norma della Legge di Bilancio 2024 voluta dal Governo che finanzia “a tempo” la nuova agevolazione che farà salire il salario netto delle lavoratrici.
Il Bonus non andrà a tutte le lavoratrici, la lista delle escluse è lunga. Per averlo è necessario avere dei requisiti e consegnare al datore di lavoro un Modulo PDF, reso disponibile in ESCLUSIVA da TuttoLavoro24.it. Ma andiamo per ordine.
Di recente Inps ha ufficializzato le aliquote contributive per i lavoratori dipendenti agricoli. A partire dal 1° gennaio 2024 e per l’intero anno i datori di lavoro dell’Agricoltura dovranno trattenere una quota da versare a Inps pari all’8,84% calcolata sulla retribuzione imponibile ai fini contributivi.
Ad esempio, su un’imponibile lordo di 1.200 euro mensili l’applicazione dell’aliquota dell’8,84% dà una quota contributiva – a carico lavoratore – pari a 106,08 euro. Ed è proprio su questo valore che interviene il Bonus Mamma della legge di Bilancio. Le lavoratrici sono esonerate dal versare la quota di contributi di loro spettanza e potranno trattenerla al 100% in busta paga. Su tale quota sarà poi prelevata l‘Irpef (nazionale, regionale, comunale) direttamente sul cedolino.
Il bonus può arrivare ad un massimo di 250 euro mensili. Il limite annuale fissato dalla legge è 3.000 euro. Tale importo si può raggiungere su salari più alti. Per l’esattezza su una retribuzione imponibile di 2.828 euro applicando un’aliquota dell’8,84% si arriva a 250 euro, corrispondente all’importo massimo del Bonus a cui potrà accedere la lavoratrice.
Il Bonus non è a tempo indeterminato, si applica con queste modalità:
Sono escluse le lavoratrici con contratto a tempo determinato, quindi fuori dal beneficio tutte le stagionali dell’Agricoltura.
Perché sia applicato il Bonus la lavoratrice dovrà comunicare al datore di lavoro i codici fiscali dei figli attraverso uno specifica Autodichiarazione: per scaricare il Modulo PDF clicca qui.