Molto duro il mese di febbraio per tantissimi lavoratori pubblici. Sono arrivate alla Redazione di TuttoLavoro24.it segnalazioni di importi stipendiali shock a cui non si sa dare una spiegazione.
C’è da dire che NoiPA ha messo a disposizione i netti degli stipendi ma, come abbiamo detto molte volte, da questo unico e semplice dato non è possibile risalire al conguaglio fiscale per stabilire se sia a credito o a debito.
Possiamo però fare delle ipotesi di casi standard che portano al debito o al credito dopo aver fatto alcune considerazioni.
Nel privato, negli enti locali e per i pensionati INPS, i conguagli fiscali sono fatti a dicembre e quindi, confondendosi con la tredicesima mensilità non viene fatto molto caso a quello che succede.
Per gli amministrati NoiPA si va a febbraio in quando è necessario dare il tempo ai terzi di comunicare gli accessori liquidati ai dipendenti.
Il conguaglio fiscale, fatto a febbraio, ha quindi un impatto che può essere positivo o negativo.
Sono gli stessi dipendenti che, operando su NoiPA, spesso (anche se inconsapevolmente) dicono a NoiPA di trattenersi tutto in unica soluzione.
Il portale NoiPA, nella funzione self-service è programmato per fare ciò che la normativa fiscale richiede, non per quello che il dipendente pensa possa fare.
Per esempio, se a gennaio 2024 abbiamo tolto un figlio maggiorenne dai familiari a carico con decorrenza gennaio 2023, dovremo restituire un anno di detrazioni d’imposta indebitamente percepite quando viene effettuato un conguaglio fiscale.
Altre cause di debito sono una tassazione inadeguata dei compensi erogati direttamente dagli uffici di servizio.
Possono esserci certo degli errori, come per esempio un digitazione errata da parte di chi inserisce i dati. Una volta rilevato l’errore sarà necessario effettuare la ri-emissione della CU.
E’ importante far presente che, in caso di rifacimento della Certificazione Unica, non dovrà essere utilizzata quella presente nel precompilato.
Altri casi che possono creare debiti fiscali di qualche centinaio di euro sono quelli relativi ai contribuenti che si trovano a passare lo scaglione d’imposta.
Teniamo presente che le detrazioni d’imposta non sono fisse ma inversamente proporzionali al reddito.