L’Assegno di Inclusione può essere aumentato di ulteriori 350 euro se una famiglia rispetta determinate condizioni. Il beneficio che ha sostituito il Reddito di Cittadinanza, infatti, è cumulabile con altre prestazioni riconosciute dall’INPS.
Nel dettaglio, con una che ha appunto un valore di 350 euro mensili, parente dell’Assegno di Inclusione stesso. Vediamo meglio di che si tratta.
L’Assegno di Inclusione ha sostituito il RdC nelle famiglie in cui c’è almeno un soggetto:
Per accedervi serve poi un ISEE non superiore a euro 9.360 e un reddito familiare inferiore a 6.000 euro annui moltiplicati per il corrispondente parametro della scala di equivalenza.
L’Assegno di Inclusione è cumulabile con altre prestazioni previdenziali. Si può sommare per esempio al Supporto Formazione e Lavoro (SFL), che spetta a tutti i cittadini che non hanno i requisiti per accedere all’Assegno di Inclusione. Quindi ai soggetti tra i 18 e i 59 anni immediatamente occupabili appartenenti a famiglie con un ISEE e un reddito familiare inferiori a 6.000 euro.
La fruizione di tale sussidio è soggetta alla partecipazione a progetti di formazione, qualificazione e riqualificazione professionale, orientamento, accompagnamento al lavoro e politiche attive del lavoro (il Ministero del lavoro ha indicato nello specificato 9 attività). Insomma, qualunque percorso va bene pur di dimostrare che c’è l’intenzione di trovare un impiego.
Come detto, le due prestazioni sono cumulabili. Non possono essere intestate entrambe alla stessa persona, visto che le due platee sono nettamente separate e chi può fare domanda di Assegno di Inclusione non può farla per il Supporto di Formazione, e viceversa.
Tuttavia, all’interno della stessa famiglia possono esserci sia percettori di AdI che di SFL. Per esempio, in una famiglia con ISEE sotto i 6.000 euro composta da madre lavoratrice di 58 anni, padre 66enne e figlio 30enne, il padre potrà fare domanda di Assegno di Inclusione e il figlio di Supporto Formazione e Lavoro.
Di SFL spettano sempre 350 euro al mese, che si aggiungono quindi a quanto percepito a titolo di Assegno di Inclusione. L’importo dell’AdI varia a seconda di vari fattori: per stabilirlo c’è il CALCOLATORE messo a punto dai tecnici di TuttoLavoro24.it.
Non solo: all’interno di uno stesso nucleo può esserci un solo percettore di AdI, ma più titolari di SFL, se ne rispettano le condizioni per accedervi. Nell’esempio sopra riportato, se la madre non lavorasse e accettasse di intraprendere un percorso di politica attiva del lavoro, avrebbe anch’essa diritto al Supporto di 350 euro mensili. In questo modo in famiglia entrerebbero, oltre all’Assegno di Inclusione, ben 700 euro in più.