Entreranno a Roma Centro gli agricoltori alla guida dei trattori diventati, in questi giorni, il simbolo della protesta contro le politiche comunitarie e governative.
La manifestazione si terrà venerdì 9 febbraio e prevederà l’ingresso all’interno del centro storico, in particolare si raduneranno a Piazza San Giovanni.
Il raduno è stato organizzato dal comitato Riscatto Agricolo, che ha chiesto e ottenuto dalla Questura l’autorizzazione per far entrare 10 trattori per almeno 1.500 agricoltori. Bocciata quindi la proposta di organizzare un affollato raduno lungo tutto il Raccordo anulare.
Non sembra unito il fronte dei coltivatori. All’appuntamento romano non prenderà parte – secondo quanto si apprende il ‘Cra agricoltori traditi‘, guidati dall’ex leader dei forconi Danilo Calvani, che nel frattempo ha chiamato i suoi seguaci alle porte di Roma a partire dal 6 febbraio per arrivare a organizzare una “grande manifestazione” per la prossima settimana prossima. “Che Dio ci Benedica”, scrive quotidianamente Calvani sui social.
Mentre la protesta si appresta ad entrare per la prima volta nel cuore politico d’Italia il Governo tenta di raccogliere i 200 milioni necessari per sospendere gli effetti della mancata conferma dell’esenzione Irpef sui terreni agricoli. Nel pacchetto di misure per spegnere la protesta ci sarebbero anche gli incentivi per gli agricoltori under 40 e il credito d’imposta per il gasolio.
Nel frattempo, dopo l’annuncio dell’ingresso a Roma, arrivano le prime dichiarazioni direttamente dai vertici del Governo.
Ad esprimersi è direttamente la premier Giorgia Meloni che minimizza dicendo che l’Esecutivo da lei guidato è da sempre dalla parte degli agricoltori. “Da molto tempo prima che scendessero in piazza questo governo ha difeso il comparto agricolo da scelte che rischiavano di essere troppo ideologiche e perseguire la transizione ecologica con una desertificazione“, ha detto oggi dall’Aquila.