Stanno partendo i pagamenti dell’indennità di malattia per i braccianti agricoli. Chi ha un contratto a termine lavora come operaio nell’agricoltura hanno diritto all’indennità per i giorni in malattia pagata direttamente INPS.
Per avere il riconoscimento del trattamento di malattia Inps gli addetti del settore agricolo devono avere un requisito minimo contributivo.
L’indennità spetta purché possano far valere almeno 51 giornate di lavoro in agricoltura, prestate nell’anno precedente o nell’anno in corso, prima dell’inizio della malattia.
Il periodo di malattia indennizzabile è pari al numero di giorni di iscrizione negli elenchi agricoli, giornate agricole svolte nell’anno precedente, fino a un massimo di 180 giorni nell’anno solare. I primi 3 giorni sono “di carenza”.
E’ necessario presentare un certificato medico, rilasciato dal medico di famiglia o da un medico della ASL di appartenenza, valido per ogni giorno di malattia. Il certificato inviato a Inps equivale a presentazione della domanda.
Il pagamento arriva direttamente da INPS nel caso di malattia agricola viene pagato entro massimo 60 giorni dalla trasmissione del certificato medico. I pagamenti di malattia che avvengono le prime settimane dell’anno riguardano o eventi morbosi dell’anno precedente proseguite nell’anno successivo, o prestazioni arrivate in ritardo.
Per gli operai agricoli l’indennità di malattia compete dal 4° al 20° giorno nella misura del 50% della retribuzione media giornaliera e dal 21° al 180° giorno nella misura del 66,66% della retribuzione media giornaliera.
Per il calcolo delle prestazioni Inps prende a riferimento il minimale di legge.
A fine primavera/inizio estate si verificheranno poi anche i pagamenti dell’indennità di disoccupazione agricola, che i braccianti hanno tempo di richiedere fino al prossimo 31 marzo. Per avere un’idea anticipata di quanto aspettarsi c’è il calcolatore messo a punto da TuttoLavoro24.it.