L’Assegno di Inclusione (AdI) può subire tagli di 40 euro mensili in una determinata circostanza. L’importo dell’assegno infatti è condizionato dal reddito familiare che non deve essere superiore a 6.000 euro, salva l’applicazione della scala di equivalenza.
Ci sono però dei trattamenti assistenziali che fanno aumentare il reddito familiare e che possono quindi comportare dei tagli all’Assegno di Inclusione. Uno in particolare farà diminuire il suo valore di 40 euro al mese. Vediamo di che si tratta.
L’Assegno di Inclusione spetta alle famiglie il cui ISEE non supera i 9.360 euro e al cui interno è presente almeno un soggetto disabile, minorenne, over 60 o in condizione di svantaggio. L’importo tiene conto del reddito familiare e della composizione del nucleo stesso (TuttoLavoro24.it ha realizzato un CALCOLATORE per stabilirlo con certezza).
Come deciso dall’art. 2 del decreto Lavoro del 4 maggio 2023 n. 48, il DL che disciplina il nuovo sussidio, «dal reddito familiare […] sono detratti i trattamenti assistenziali inclusi nell’ISEE e sommati tutti quelli in corso di godimento, che saranno rilevati nell’ISEE, da parte degli stessi componenti, fatta eccezione per le prestazioni non sottoposte alla prova dei mezzi».
Quali sono dunque questi trattamenti assistenziali che fanno aumentare il reddito familiare comportando un conseguente taglio dell’Assegno di Inclusione? Come stabilito, non ci rientrano quelli percepiti in ragione della condizione di disabilità e quelli che non dipendono dalla condizione economica.
Al contrario, fa massa la Carta Acquisti, la social card per gli over 65 e per chi ha figli sotto i 3 anni e ha un ISEE sotto gli 8.052,75 euro (la soglia ISEE per accedervi cambia ogni anno). INPS la ricarica ogni 2 mesi con 80 euro e ha quindi un valore pari a 40 euro al mese: per questo, comporta un taglio di circa 40 euro mensili all’Assegno di Inclusione.
In pratica INPS dà da una parte e toglie dall’altra: i 480 euro annuali che spettano in qualità di Carta Acquisti vengono trattenuti dall’Assegno di Inclusione, così da “riequilibrare” la situazione.