Firmato il CCNL Istruzione e Ricerca, di recente pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, manca la sua attuazione. Il personale scolastico è in attesa degli arretrati che riguardano l’adeguamento delle indennità. Ma anche l’applicazione delle progressioni professionali e dell’avvio delle procedure.
Lo hanno sottolineato lo scorso 8 febbraio il Ministero dell’Istruzione e le organizzazioni sindacali firmatarie del CCNL durante un incontro svolto in Viale Trastevere.
In particolare manca l’attribuzione di posizioni economiche orizzontali, per i passaggi verticali dal profilo di collaboratore al profilo di operatore e per il passaggio da Assistenti Amministrativi facenti funzione DSGA alla nuova area di Funzionari ed Elevata Qualificazione (EQ).
Si parla di oltre 70.000 posizioni economiche – ricorda il Ministero in una nota – da attribuire, mediante un corso di formazione con test finale, che consentirà di acquisire un aumento stipendiale tra 45 euro e 100 euro mensili. Alla procedura potrà partecipare il personale con almeno 5 anni di servizio.
Attualmente, le posizioni economiche vengono conferite per attività lavorative “caratterizzate da autonomia operativa, per svolgere ulteriori e più complesse mansioni.”
E non è tutto. Circa 1.800 facenti funzioni di DSGA passeranno velocamente nell’area dei Funzionari ed Elevata Qualificazione.
Ricordiamo che le posizioni economiche ATA sono in vigore fin dalla tornata contrattuale 2006/2009 e sono conferite al personale collocato in una graduatoria dopo un percorso in cui viene preso in considerazione il titolo di studio, il corso di formazione dedicato e i crediti professionali maturati. Mano a mano che gli aventi diritti cessano dal servizio, subentrano, per surroga, i dipendenti collocati in graduatoria.
Infine, grazie ai 36,9 milioni di euro previsti nel CCNL, sarà possibile far transitare un numero significativo di Collaboratori scolastici nella nuova area degli Operatori. Ai nuovi Operatori spetterà un incremento di circa 690 euro lorde all’anno, a fronte di funzioni aggiuntive, destinate a rafforzare il supporto agli alunni con disabilità cui potrà essere garantita una assistenza alle loro esigenze igienico sanitarie.
I tempi di avvio delle procedure saranno decisi dal Ministero dell’Istruzione che dovrà attivare la macchina burocratica e garantisce i “tempi certi”, richiesti dalle organizzazioni sindacali firmatarie del CCNL.
Sul punto da Viale Trastevere non si sbottonano. Nel comunicato il Ministro Giuseppe Valditara si limita a ribadire che “Il Ministero è al lavoro perché le novità previste per il personale ATA e i DSGA dal contratto nazionale possano concretizzarsi nel più breve tempo possibile. Sono misure che testimoniano l’impegno del Governo per il miglioramento continuo delle condizioni di lavoro nel sistema nazionale di istruzione”, ha concluso.
In un comunicato pubblicato a margine dell’incontro, Flc-Cgil ha fatto il punto della situazione evidenziando esattamente quali benefici stanno aspettando i lavoratori della Scuola.
In particolare il personale ATA, per effetto del CCNL 2019/2021 e grazie a 137 mln di euro a disposizione (art. 79 CCNL 2019/2021), avrà i seguenti aumenti:
Per quanto riguarda il passaggio degli Assistenti Amministrativi facenti funzione DSGA nella nuova area dei Funzionari ed EQ, che il Ministero ha quantificato in 1.800 persone in tutta Italia, dovrà essere avviata una procedura valutativa sui posti attualmente disponibili (ai sensi dell’art. 59 del CCNL 2019/2021). Queste procedure “partiranno velocemente“, garantiscono dal Ministero. Si tratta di personale che ha svolto l’incarico per almeno 3 anni consecutivi.
A cascata ciò consentirà di sbloccare anche la procedura concorsuale ordinaria su questa tipologia di posti.