In tutti gli stipendi erogati da NoiPA per tutto il 2024 e per il mese di gennaio 2025 sarà presente la voce “arretrati” in ogni cedolino.
Vediamo perché.
In tutti i cedolini – fino a gennaio 2025 – sarà presente la voce arretrati per tutti coloro che hanno un imponibile previdenziale inferiore a 2692 euro.
Si tratta del cosiddetto “Bonus Meloni” o decontribuzione, vale a dire uno sconto sui contributi a carico del lavoratore che vengono riconosciuti in via figurativa.
Per le donne, con due figli, di cui uno fino a 10 anni, oppure con tre, di cui uno inferiore ai 18, ogni mese sarà presente la decontribuzione del bonus mamma, alternativa al bonus Meloni.
L’arretrato a debito sorge al verificarsi di due condizioni:
Il cuneo fiscale, cioè la riduzione dei contributi a carico del dipendente, viene effettuata attraverso un rimborso a mese maturato.
Il rimborso a mese maturato significa che il rimborso avviene il mese dopo che la contribuzione è stata trattenuta, vale a dire che se un dipendente ha avuto una trattenuta di 100 euro per contributi fondo pensione INPS a proprio carico a marzo, ad aprile gli saranno rimborsati dopo che NoiPA avrà verificato il diritto.
Rispetto ai dipendenti privati che godono immediatamente della decontribuzione, ai dipendenti pubblici viene restituito il “cuneo fiscale” il mese successivo. Perché?
Il motivo sta nel fatto che gli stipendi dei dipendenti pubblici vengono pagati sempre in anticipo (per esempio febbraio 2024 il giorno 23) mentre, per quanto riguarda i dipendenti privati, in genere sono pagati verso il 10 del mese successivo.