Nuovo sciopero nei servizi ferroviari per il 12 febbraio. A proclamarlo Assemblea Nazionale PdM/PdB, sigla sindacale minore non appartenente al sindacalismo confederale certamente più vicina a quello di base, che rappresenta il Personale di Macchina (macchinisti) e Personale di Bordo (capitreno).
L’associazione benché di piccole dimensioni vanta un radicamente a Milano, Firenze e Rimini, nonché rappresentanti in vari territori italiani, tecnicamente “referenti di impianto”.
Insieme allo sciopero proclamato dall’Assemblea Nazionale PdM e PdB si terrà anche quello proclamato dai sindacati di base CUB, SGB e USB i quali sostengono la vertenza promossa dall’Assemblea Nazionale ed hanno esteso l’agitazione a tutti i ferrovieri di tutte le imprese.
L’astensione collettiva riguarderà il personale viaggiante dei Gruppi FSI, Mercitalia Rail, Trenitalia, Trenitalia Tper Scarl, e durerà dalle ore 9:00 alle ore 17:00 di lunedì 12 febbraio.
Secondo quanto comunicato da Trenitalia circoleranno regolarmente i treni a lunga percorrenza come Frecce e Intercity. Limitazioni e cancellazioni riguarderanno i treni regionali.
Per ogni informazione è possibile visitare il sito web www.trenitalia.it e il numero verde gratuito 800 89 20 21, oltre che le biglietterie e gli uffici informazioni nelle stazioni.
La mobilitazione rientra nelle azioni avviate per il rinnovo del CCNL Attività Ferroviarie.
Macchinisti e Capitreno chiedono una riduzione dei carichi di lavoro, divenuti ormai insostenibili – fa sapere il sindacato proclamente – in considerazione delle 10/11 ore di prestazione giornaliera, riposi ridotti, servizi notturni a ripetizione (fino a 3 alla settimana al servizio merci), di iniziare e terminare i propri turni in tutte le stazioni del comune di residenza, senza che i tempi per ritornare alla località di inizio siano calcolati come lavoro e senza avere la possibilità di usufruire di postazioni per indossare e dismettere divisa e DPI, salvo poi in caso contrario essere sanzionati.