Ammonta a 800 euro mensili il Bonus che Inps erogherà ai genitori separati o divorziati o non conviventi.
La novità, attesa da tempo, arriva con il Messaggio n. 614 del 9 febbraio 2024. Vediamo quali sono i requisiti e come funziona.
L’obiettivo del contributo è aiutare il genitore in stato di bisogno che ha difficoltà a provvedere al mantenimento proprio e dei figli minori, nonché dei figli maggiorenni portatori di handicap grave ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, conviventi.
Il Bonus va al genitore che non abbia ricevuto, del tutto o in parte, l’assegno di mantenimento a causa dell’inadempienza del genitore o del coniuge o del convivente che vi era tenuto. La ragione della sospensione dell’erogazione – precisa Inps – deve essere riconducibile all’emergenza epidemiologica da COVID-19, per effetto della quale si è cessato, ridotto o sospeso la propria attività lavorativa a decorrere dall’8 marzo 2020 per una durata minima di novanta giorni o per una riduzione del reddito di almeno il 30 per cento rispetto a quello percepito nel 2019.
Il limite reddituale per l’accesso è 8.174,00 euro, oltre questa cifra non è possibile richiedere il Bonus.
Il Bonus viene erogato entro l’importo massimo mensile di 800 euro, per 12 mensilità, in relazione agli anni in cui il richiedente abbia reddito fino a 8.174 euro.
Il suo importo reale è commisurato in base alla quota di assegno di mantenimento non versato. Pertanto – solo per fare un esempio – se il coniuge doveva 500 euro al mese ed ha versato solo 200, spetteranno 300 euro di bonus.
Viene corrisposto in unica soluzione, tenuto conto delle disponibilità del fondo rispetto al numero dei beneficiari, fino a esaurimento delle risorse del medesimo fondo, che ammontano a 10 milioni di euro.
Per l’erogazione del contributo l’ordine cronologico di presentazione delle domande non ha alcun effetto.
Per avere il contributo i genitori Le domande per il bonus genitori separati o divorziati in stato di bisogno potranno essere presentate a partire dal 12 febbraio ed entro la scadenza del 31 marzo 2024.
E’ importante sapere che è necessario, inoltre, allegare la documentazione (ad esempio, sentenza di separazione, provvedimenti di autorità municipali, ecc.) che attesti il diritto all’assegno di mantenimento.
Per fare domanda è possibile rivolgersi a un Patronato oppure fare autonomamente sul sito dell’Inps. Una volta entrati con SPID, CIE, CNS, è sufficiente digitare la voce: “Contributo per genitori separati o divorziati per garantire la continuità dell’erogazione dell’assegno di mantenimento”, per essere reindirizzati alla pagina specifica.