Assegno di Inclusione, migliaia di Domande bocciate per motivi incomprensibili

Sono partite nel pomeriggio del 13 febbraio le nuove lavorazioni delle domande di Assegno di Inclusione.

Inps ha avviato tutto con la massima puntualità e gli esiti sono giunti nel Fascicolo Previdenziale del Cittadino. “Accolta” o “Respinta” sono le due principali risposte che hanno potuto leggere i cittadini.

Per i primi si tratta solo di attendere poche ore per conoscere l’imposto ufficiale dell’AdI e la data di accredito sulla Carta di Inclusione. Per i secondi, cioè chi ha avuto una bocciatura da Inps, invece si apre un nuovo calvario.

Domanda AdI Respinta: i motivi

I motivi del rigetto delle domande AdI in questa metà di febbraio sono davvero incomprensibili all’occhio delle famiglie. In molti casi pur avendo superato tutti i controlli il sistema Inps colloca la domanda in “Esito negativo”.

In questi casi occorre denunciare immediatamente l’anomalia contattando il contact center Inps al 803 164 aprendo una segnalazione. E’ possibile tuttavia che si tratti di un errore del sistema informatico Inps che potrebbe essere risolto nelle prossime ore. A tal proposito è utile monitorare costantemente il Fascicolo previdenziale.

Domanda “Respinta” può cambiare in “Accolta”

Se l’Esito negativo è dato da un errore del sistema informativo Inps, lo stato può mutare nel giro di qualche ora in “Accolta”. Una soluzione automatica è possibile considerato che su ciascuno dei vari requisiti l’esito è stato “Positivo”. Dunque non ci sono motivi per cui la domanda – nel suo complesso – non possa essere esitata positivamente.

Se l’incongruo blocco dovesse continuare nei prossimi giorni, queste domande andrebbero ad aggiungersi a quelle circa 12.000 ancora ferme da gennaio. Per cui il consiglio, in questo caso, è di contattare direttamente la sede Inps di competenza.