Ricevere l’Assegno di Inclusione entro fine febbraio è impossibile se ancora non si è presentata la domanda a INPS. Anzi, se non si accelera il rischio è quello di non ricevere il pagamento nemmeno a marzo.
L’Assegno di Inclusione è uno dei due sussidi che ha sostituito il Reddito di Cittadinanza nelle famiglie con un ISEE entro i 9.360 euro e in cui ci sono soggetti disabili, ultra 60enni, minorenni o in condizione di svantaggio.
Per averlo occorre presentare domanda a INPS. Il pagamento partirà in base a quando si invia l’istanza.
Le domande per avere l’Assegno di Inclusione sono aperte dallo scorso 18 dicembre. Potranno riscuotere la somma spettante (usa il nostro CALCOLATORE AUTOMATICO per conoscere l’importo Inps) in data 27 febbraio solo coloro che hanno presentato la domanda entro il 7 gennaio 2024, con patto di attivazione digitale sottoscritto entro la medesima data e con esito positivo dell’istruttoria. Per loro si tratta della seconda ricarica.
Chi ha fatto domanda a partire dall’8 gennaio ha avuto invece la prima lavorazione a metà febbraio, come indicato dal messaggio INPS n. 25 del 3 gennaio 2024. Sono state molte le domande rigettate e sospese, anche per motivi incomprensibili.
Rispettando la scadenza del 29 febbraio si potrà avere la mensilità AdI di marzo, con le lavorazioni che ci saranno a metà mese. Per cui occorre presentare domanda a Inps, con l’aiuto di un Patronato oppure accedendo alla sezione specifica del sito Inps con CIE, SPID, CNS.
Attenzione, non basta presentare domanda entro la fine di febbraio. Occorre anche aver sottoscritto il Patto di Attivazione Digitale entro lo stesso mese. Solo così la ricarica arriverà a metà del mese successivo.