Ultime 24 ore di tempo per richiedere il bonus giornate agricole. Fino a domani 23 febbraio c’è la possibilità di richiedere a INPS di abbonare ai braccianti alcune giornate in cui non si è lavorato per eventi non dipendenti dalla volontà del datore di lavoro.
Vediamo meglio di che si tratta e chi può accedervi.
I lavoratori occupati nell’anno 2023, per almeno 5 giornate, presso un’impresa agricola di cui all’articolo 2135 c.c. che abbia fruito di almeno uno degli interventi di cui all’articolo 1, comma 3, del decreto legislativo n. 102/2004 e che ricada in un’area dichiarata calamitata (ai sensi dell’articolo 1, comma 1079, della legge 27 dicembre 2006, n. 296) potranno richiedere a INPS il “trascinamento” di giornate.
In pratica a suddetti lavoratori (compresi i piccoli coloni e i compartecipanti familiari) viene data la possibilità di riconoscere, oltre alle giornate effettivamente lavorate, anche delle giornate non lavorate per interventi di prevenzione e compensazione dei danni per calamità naturali o eventi eccezionali. Giornate che valgono sia a fini previdenziali, quindi per la pensione, sia assistenziali, quindi per l’accesso alla Disoccupazione Agricola.
INPS abbona quindi delle giornate in cui il bracciante non ha potuto lavorare per via di motivi non imputabili al datore. Tali giornate di stop vengono considerate valide “ai fini del raggiungimento del numero di quelle lavorative effettivamente svolte presso i medesimi datori di lavoro”, come stabilito dalla circolare INPS n. 19 del 24 gennaio 2024.
Una possibilità importante, soprattutto per quanto riguarda l’accesso alla disoccupazione agricola. Per avere tale indennità bisogna essere iscritti agli elenchi provinciali e aver lavorato in agricoltura per almeno 102 giornate nel biennio precedente all’anno in cui si presenta domanda (servono anche altri requisiti).
Grazie al trascinamento, in queste 102 giornate vengono incluse anche quelle in cui l’operaio agricolo non ha lavorato per interventi di prevenzione e compensazione dei danni per calamità naturali o eventi eccezionali.
Attenzione però, perché il cd. bonus giornate non è automatico: occorre che l’impresa agricola trasmetta per via telematica la dichiarazione di calamità. Può farlo in prima persona tramite il servizio “Aziende agricole: Dichiarazione calamità” disponibile sul sito INPS, oppure avvalendosi di intermediari autorizzati.
La scadenza è vicina. La trasmissione dovrà avvenire entro il 23 febbraio 2024, così da consentire alle Strutture territoriali INPS di procedere alla validazione delle domande in tempo utile alla compilazione degli elenchi annuali valevoli per l’anno 2023.