Sono iniziati molto presto, stamattina, gli accrediti relativi al pagamento degli stipendi NoiPA del mese di febbraio 2024.
Nell’immagine che riportiamo sotto, ecco come si presenta il terribile cedolino di febbraio 2024 di un solo euro che ha offuscato i pensieri di tanti dipendenti.
Il cedolino di un solo euro è un’eccezione che riguarda una bassissima percentuale di dipendenti, concentrata però in coloro che svolgono le funzioni di DSGA.
Se analizziamo il cedolino vediamo come il dipendente abbia un’aliquota massima del 23%.
NoiPA, quando applica la tassazione, fa la proiezione del reddito su tredici mensilità e, in questo caso il dipendente non supera i 28 mila euro di imponibile fiscale.
Ovviamente, quando il dipendente riceverà incentivi e premi da parte della sua segreteria o da altri uffici, dovrà vigilare che sia effettuata la corretta tassazione affinché non si verifichino situazioni debitorie come in questo mese.
I cedolini di febbraio del personale che ha avuto un anno senza grossi sbalzi retributivi riportano conguagli fiscali a debito di circa un centinaio di euro come nel caso della docente che ci ha girato il cedolino che riportiamo sotto.
Un debito per conguaglio fiscale sullo stipendio di febbraio di un centinaio di euro è congruo e deriva non da una errata tassazione ma dalla rimodulazione delle detrazioni d’imposta per lavoro dipendente, che si sono contratte a causa dell’aumento di reddito dovuto alla decontribuzione, cioè al cosiddetto “Bonus Meloni”.
Possiamo notare nel cedolino i rimborso della decontribuzione di gennaio di 125,83 euro, il debito del conguaglio fiscale di 98,68 euro e un arretrato a debito di 36,18 di ritenuta Fondo Espero.
Il debito ritenuta fondo Espero si riferisce alla contribuzione a carico del lavoratore sugli arretrati del rinnovo del contratto Scuola pagati il 29 dicembre 2022. Arretrati in negativo dunque.
Rispetto al mese precedente, l’aliquota massima della docente si è ridotta al 23% allineandosi all‘aliquota media.