Non è arrivato a tutti i percettori dell’indennità di disoccupazione NASpI il trattamento integrativo Irpef.
Si tratta di quello che è conosciuto anche come ex Bonus Renzi, incrementato di 20 euro, in origine (nel lontano 2014), era pari a 80 euro.
Negli ultimi giorni sono giunti dei chiarimenti Inps che riportiamo in questo articolo, circa i prossimi accrediti.
La riforma fiscale approvata dal Governo sul finire del 2023 ha parzialmente modificato le regole di accesso a questo Bonus fiscale.
I requisiti sono i seguenti:
I dipendenti lo ricevono in Busta paga mensilmente, i disoccupati direttamente da Inps. L’erogazione è quindi stimata in base ai redditi dell’anno in corso, salvo conguagli a debito in caso di superamento della soglia.
Esclusi tutti coloro che hanno un reddito fino a 8.500 euro, la cd. No Tax Area, area di non applicazione di prelievi fiscale. Tra i 15.001 e 28.000 euro si può avere diritto ad importi inferiori di 100 euro al mese, ma dipende anche dal valore delle detrazioni.
Quando è Inps a erogarlo, il mese di gennaio di ogni anno è utilizzato come mese di stop. Con diritto a ricevere l’accredito in un altro mese, così che il contribuente non perde il diritto.
A gennaio 2024, in particolare, non lo hanno ricevuto migliaia di percettori NASpI e Dis-Coll. Questo perché, come chiarito da Inps in una conversazione web con alcuni utenti
“il calcolo del bonus viene attivato il mese successivo a quello in cui è disponibile il primo pagamento di cedolino; per questa ragione nel mese di gennaio non avviene l’erogazione del Bonus riferito all’anno in corso”.
Quello che non viene erogato a gennaio può essere recuperato a febbraio, in rari casi, oppure a marzo. Anche qui è l’ente previdenziale a chiarire. Dunque il prossimo mese di marzo può andare così: