La ricarica dell’Assegno di Inclusione (AdI) di marzo non arriverà se non si provvede a rinnovare l’ISEE entro febbraio. Da marzo, infatti, per erogare l’AdI, il nuovo sussidio sostitutivo del Reddito di Cittadinanza, INPS aggancia alla pratica l’ISEE aggiornato.
Senza l’ISEE nuovo non si può sperare di ricevere il pagamento.
L’Assegno di Inclusione spetta ai nuclei familiari in cui risiedono soggetti disabili, over 60, minorenni o in condizione di svantaggio. Per accedere al beneficio, l’ISEE di tali famiglie deve essere inferiore ai 9.360 euro. L’indicatore economico determina quindi l’accesso alla misura (insieme ad altri requisiti): per questo motivo è fondamentale rinnovarlo ogni anno.
A partire dal mese di marzo, l’AdI verrà calcolato tenendo in considerazione l’ISEE 2024, come specificato da INPS nel messaggio n. 835 del 26 febbraio.
Ma nel caso in cui la DSU 2024 non sia stata ancora presentata, INPS non farà in tempo ad agganciarla alla pratica, men che meno a usarla per stabilire l’importo da pagare a titolo di AdI nel mese di marzo.
La domanda verrà dunque “sospesa” e INPS bloccherà i pagamenti in attesa della disponibilità dell’ISEE 2024.
Una volta presentato il nuovo indicatore, INPS potrà agganciarlo e usarlo per calcolare le successive mensilità. Verranno quindi sbloccati i pagamenti e recuperate anche le eventuali mensilità pregresse non pagate per via della temporanea sospensione.