Bonus Mamma: NoiPA al bivio, a breve questa decisione [IMPORTI]

Bonus Mamma: NoiPA è arrivato ad un bivio in cui sono possibili due sole soluzioni che saranno decise a breve.

Prima soluzione: implementazione piattaforma sulle funzioni NoiPA self service

Fino a pochi giorni fa, l’ipotesi più plausibile che correva sul web era che la domanda potesse essere presentata dalle interessate aventi diritto direttamente su NoiPA.

Questa soluzione sembrava essere la più logica perché permetteva alle mamme di operare sul portale direttamente, con lo spid, senza passare attraverso la propria segreteria oppure, in alternativa, attraverso il MEF.

La sezione sarebbe stata attivata nella sezione “stipendiali“, vicino alla richiesta detrazioni nella quale si sarebbe dovuto attivare l’eventuale diritto al bonus digitando i codici fiscali dei figli.

Seconda soluzione: le domande sono caricate dalle Ragionerie Territoriali dello Stato

La soluzione che invece sta prendendo piede in queste ore è che le segnalazioni previste dalla circolare INPS n. 27 del 31 gennaio 2024, debbano essere effettuate dalle Ragionerie Territoriali dello Stato oppure dagli uffici che gestiscono il trattamento economico del personale.

In questo caso, la dipendente può presentare un Modulo di domanda in PDF cliccando qui.

Una volta compilata la domanda, la stessa va spedita, a cura della propria segreteria, alla Ragioneria Territoriale dello Stato per l’inserimento.

L’operatore della RTS provvede ad inserire i codici fiscali dei figli.

A questo punto il sistema NoiPA si collega con l’anagrafe tributaria per controllare se il codice fiscale sia presente nell’anagrafe tributaria e si continua con l’inserimento.

Una volta provveduto all’inserimento dei codici fiscali l’operatore disabilita il “Bonus Meloni”, ovvero la decontribuzione già percepita che viene tolta dagli arretrati che saranno corrisposti.

Bonus Mamma: ecco gli importi netti che saranno corrisposti

Il Bonus Mamma consiste in una decontribuzione pari a 3.000 euro lordi annui.

Ricordiamo che il rimborso contributivo di 3 mila euro:

  • è tassato con aliquota massima;
  • aumenta il reddito da lavoro dipendente;
  • assorbe la decontribuzione (bonus Meloni);
  • riduce le detrazioni da lavoro dipendente;
  • non spetta alle lavoratrici a tempo determinato

In base a queste variabili, abbiamo elaborato questa tabella che prende a riferimento l’importo mensile dello stipendio lordo.

Abbiamo ipotizzato 10 situazioni, da 1.200 a 3.600 euro lordi mensili.

Una donna con un imponibile di 1.200 euro mensile avrà un bonus netto di 14,65 euro mensili.

Saranno le mamme con i redditi più elevati ad avere maggiori benefici ma, nello stesso tempo, c’è da tener conto che, tra due anni, l’incremento del reddito inciderà anche sull’isee sul quale sono erogati i bonus sociali.