Disoccupazione Agricola 2024, un mese per Domanda e nuovi Elenchi

C’è ancora un mese di tempo per presentare la domanda per la disoccupazione agricola 2024. L’indennità viene erogata da INPS ai disoccupati del settore agricolo, ma solo a determinate condizioni e a patto che ne inviino la richiesta entro il 31 marzo prossimo.

Vediamo nel dettaglio quali sono i requisiti per accedervi.

Disoccupazione Agricola 2024: i requisiti

Per avere la disoccupazione agricola occorre essere lavoratori agricoli dipendenti. Indifferente che il contratto sia a tempo indeterminato o a termine: si potrà averla in entrambi i casi.

Tuttavia servono:

  • almeno 2 anni di anzianità contributiva nel settore dell’agricoltura nel biennio 2022-2023;
  • almeno 102 giornate lavorate nel biennio precedente (2022 e 2023);
  • l’iscrizione agli elenchi nominativi dei lavoratori agricoli dipendenti per il 2023 o, in alternativa, contratto a tempo indeterminato per parte del 2023.

Per quanto riguarda le 102 giornate lavorate, sono valide solo quelle per le quali sono stati versati i contributi previdenziali da parte del datore di lavoro agricolo. Non occorre che tutte e 102 le giornate siano state lavorate nel settore agricolo, bisogna però che queste prevalgano.

Grazie al bonus giornate, che si poteva richiedere entro lo scorso 23 febbraio, INPS ha permesso che le giornate non lavorate per interventi di prevenzione e compensazione dei danni per calamità naturali o eventi eccezionali fossero conteggiate nelle 102.

Entro quando fare la domanda

Il bracciante che soddisfa i requisiti può inviare domanda di disoccupazione agricola entro il 31 marzo 2024.

L’istanza può essere inviata attraverso il patronato oppure accedendo direttamente al sito INPS con le proprie credenziali CIE, CNS, SPID.

Trascorso il termine occorre verificare la presenza del proprio nominativo negli Elenchi provinciali messi a disposizione da INPS: solo così si potrà avere la certezza di rientrare tra i beneficiari. La verifica degli elenchi è anche l’occasione per un riscontro circa il numero di giornate contributive denunciate. Nel caso in cui il proprio nominativo non figuri negli elenchi e le giornate conteggiate non siano corrette, ci sarà tempo fino a metà aprile per farlo presente all’Istituto Previdenziale.

L’importo del trattamento è variabile e dipende da alcuni fattori, a partire dal salario giornaliero e il numero di giornate lavorate. Per avere un’idea usa i CALCOLATORE DISOCCUPAZIONE AGRICOLA.