L’Agenzia delle Entrate Entrate, ha ufficializzato il modello 730/2024 e le relative istruzioni.
Ci soffermiamo, in questo articolo, su un diritto che solo i precari della Scuola hanno ma che non sempre viene esercitato.
Normalmente un contribuente, cessato dal lavoro prima del mese di luglio, non può fare la denuncia dei redditi presentando il modello 730 con il sostituto d’imposta.
Solo una categoria di lavoratori, con contratto a tempo determinato scadente il 30 giugno, può avere il rimborso tramite il sostituto d’imposta, vale a dire i supplenti della scuola con scadenza contratto fino al termine delle attività didattiche.
Molto spesso, i dipendenti del Comparto Scuola cadono in un banale errore: indicano la Scuola come sostituto d’imposta rendendo impossibile il rimborso del credito derivante dal modello 730.
Il sostituto d’imposta, per il personale della Scuola, è il Ministero dell’Economia e delle Finanze e, pertanto, dovrà essere indicato come sostituto il DAG-DSII come riportato nella Certificazione Unica.
Come abbiamo già sottolineato, questo diritto non è concesso ad alcun altro contribuente e consente ai precari della Scuola di avere il rimborso irpef immediato.
Quindi i precari della Scuola, con scadenza contratto al 30 giugno 2024, possono mettere come sostituto d’imposta DAG-DSII.
Il DAG-DSII è un dipartimento del Ministero dell’Economia e delle Finanze che gestisce la piattaforma NoiPA.
In questo modo, il conguaglio fiscale a credito sarà liquidato con emissione speciale già nel mese di luglio 2023.
Se il modello 730 viene presentato anche successivamente a giugno, il diritto non viene perso, ma NoiPA liquiderà con la prima rata utile.
In questo schema sono evidenziate le tre tipologie principali di “supplenti” schematizzando come può avvenire velocemente il rimborso.
I dipendenti della Scuola con contratto scaduto il 30 giugno devono controllare che l’intermediario inserisca correttamente il DAG-DSII come sostituto d’imposta.
Gli intermediari spesso inseriscono l’INPS come sostituto se il dipendente è in NASPI. Tale modo di operare non è sbagliato ma le tempistiche dell’INPS sono maggiori rispetto a NoiPA che paga immediatamente già da luglio.
NoiPa, infatti, eroga i rimborsi con due emissioni mensili, un’emissione ordinaria e una speciale, mano a mano che l’Agenzia delle Entrate trasmette le autorizzazioni al pagamento.