I tempi per il rinnovo del CCNL Metalmeccanici non saranno brevi, la trattativa si annuncia lunga. Ma per quanto? Qualche indizio è già disponibile.
“La affronteremo col passo del mezzofondista, bisognerà avere pazienza“. Sono le parole del Segretario generale Fim-Cisl Roberto Benaglia, pronunciate alcuni giorni fa, presentando la piattaforma per il rinnovo del CCNL 2024-2027.
Innanzitutto va detto che il CCNL Metalmeccanica Industria è ancora vigente, la sua scadenza è prevista per il 30 giugno 2024. Si va per una nuova durata triennale. E’ questo che chiedono i sindacati Fim-Fiom-Uilm, che rivendicano un aumento salariale di 280 euro tra il 1° luglio 2024 e il 30 giugno 2027 (per consultare il Documento e conoscere tutti i dettagli clicca qui).
C’è ancora “giugno” – dunque – nelle richieste dei sindacati che mirano a confermare l’attuale meccanismo di adeguamento delle tranche di incremento all’indice IPCA, che l’ISTAT elabora annualmente e dirama proprio all’inizio del mese di giugno. Il meccanismo è quello che ha portato 123,50 euro medi nella busta paga di giugno 2023.
Al momento ci sono 2 certezze al riguardo. Ci “aiuta”, ancora una volta il Segretario Fim-Cisl che annuncia: la trattativa partirà “presumibilmente nella seconda metà di aprile”. Tempi stretti quindi? Non proprio. Perché a giugno è prevista un’ulteriore verifica tra l’IPCA ipotizzata e quella realizzata, con il possibile rialzo della tranche di 35 euro mensili al livello C3 decorrenti da giugno 2024.
Dopodiché la pausa estiva dilaterà inevitabilmente i tempi e, a quel punto, “in autunno si entrerà nel merito” conferma Roberto Benaglia. Possibile quindi una chiusura entro Natale o comunque nei primi mesi dell’anno 2025. Insomma potrebbero essere necessari 5-7 mesi dopo la scadenza per vedere la nuova firma tra Federmeccanica-Assistal e sindacati.
In passato i tempi sono stati brevi oppure lunghi, a seconda delle fasi, e dalla più o meno forte turbolenza che ha attraversato il negoziato. Nel 2021 fu sottoscritto 14 mesi dopo la scadenza (31 dicembre 2019), ma nel frattempo è stato il Covid a peggiorare le cose. Meno di recente, nel caso del rinnovo del 26 novembre 2016, sono stati necessari più di 12 mesi per vedere le firme.