Anche l’Assegno di Maternità riconosciuto dai Comuni verrà rivalutato all’inflazione, e come le altre prestazioni pagate dall’INPS nel 2024 subirà quindi un aumento del 5,4%.
Tale prestazione assistenziale spetta a cittadini residenti italiani, comunitari o stranieri in possesso di titolo di soggiorno nei casi di parto, adozione o affidamento preadottivo.
La circolare INPS n. 40 del 29 febbraio 2024 rende noti i nuovi importi rivalutati all’inflazione.
Le madri che non possono contare su altri sostegni alla maternità possono richiedere al proprio comune di residenza l’assegno di maternità di base. È il caso per esempio delle madri disoccupate che non possono ricevere l’accredito per il tramite di datore di lavoro.
La domanda va presentata entro 6 mesi dalla nascita del bambino o dall’effettivo ingresso in famiglia del minore adottato o in affido preadottivo. L’assegno non è cumulabile con altri trattamenti previdenziali.
Attenzione però, perché non possono beneficiarne indistintamente tutte le madri. Per il 2024 serve che il valore ISEE non superi i 20.221,13 euro. L’anno scorso la soglia era di 19.185,13 euro. Questo perché il limite ISEE per accedere all’assegno di maternità viene rivalutato ogni anno, esattamente come gli importi pagati.
Come anticipato sopra, la variazione dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati da applicarsi per l’anno 2024 è pari allo 5,4%.
Per le nascite, gli affidamenti preadottivi e le adozioni senza affidamento avvenuti dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024, l’assegno di maternità può arrivare fino a un massimo 2.020, 85 euro annui.
Siccome l’assegno spetta per 5 mesi, il totale va ripartito in 5 mensilità: al massimo l’importo mensile sarà dunque pari a 404,17 euro. L’anno scorso non superava i 383,46 euro mensili.