I percettori dell’Assegno di Inclusione (AdI) sono tenuti a comunicare ogni variazione che interessi il nucleo familiare di appartenenza. Ogni cambiamento in famiglia, infatti, può comportare un conseguente cambiamento dell’importo da caricare sulla carta di inclusione.
Tra le variazioni da segnalare a INPS ci sono senz’altro quelle legate allo stato lavorativo. INPS deve subito essere messo al corrente se un membro della famiglia inizia a lavorare mentre percepisce il sussidio.
Purtroppo però il sistema per farlo non è ancora disponibile.
L’importo dell’Assegno di inclusione è composto da un’integrazione del reddito familiare fino a euro 6.000 annui, moltiplicati per il corrispondente parametro della scala di equivalenza. Per fare una stima di quanto spetta si può usare il CALCOLATORE AUTOMATICO messo a punto dai tecnici di TuttoLavoro24.it.
Spetta alle famiglie che, oltre a rispettare i requisiti di legge e avere un ISEE entro i 9.360 euro, sono composte da almeno una persona disabile, over 60, minorenne o svantaggiata.
Il percettore dell’Assegno di Inclusione comunque può lavorare. In caso di avvio di un’attività di lavoro dipendente da parte di uno o più componenti il nucleo familiare, il maggior reddito da lavoro percepito non concorre alla determinazione del beneficio economico entro il limite massimo di 3.000 euro lordi annui. Lo stabilisce il Decreto Lavoro, all’articolo 3.
In ogni caso, l’avvio di un nuovo impiego va comunicato a INPS entro 30 giorni. Per farlo occorre usare il modello AdI-Com esteso. Modello che però ancora non è disponibile.
Quando sarà disponibile il modello AdI-Com esteso per far sapere a INPS che uno dei componenti la famiglia percettrice di AdI ha iniziato a lavorare?
Il fatto che questo non sia ancora stato pubblicato non è un dettaglio da poco, soprattutto se si considera che l’erogazione del beneficio è sospesa fintanto che tale obbligo non è ottemperato e che trascorsi 3 mesi il diritto ad AdI decade.
Più di un percettore si è quindi rivolto a INPS per avere qualche informazione in più. Ecco cosa ha risposto l’Istituto Previdenziale tramite social:
L’AdI-Com esteso dovrebbe essere disponibile dal mese di marzo. Quando di preciso non è dato saperlo.
Vero è che c’è sempre il modello AdI-Com ridotto, ma questo non assolve alle stesse funzioni: il ridotto, infatti, va usato per comunicare l’attività lavorativa del richiedente o di un suo familiare in sede di presentazione della domanda. La versione estesa, invece, serve quando l’evento sopraggiunge dopo l’invio della domanda, quindi durante la percezione del sussidio.
Insomma, stando alle parole di INPS ormai non resta che attendere al massimo la fine di marzo. Anche in caso di ritardo nella pubblicazione del modello AdI-Com esteso, comunque, il percettore non ha da preoccuparsi troppo: INPS dovrebbe riuscire ad acquisire i dati delle assunzioni dalla banca dati delle comunicazioni obbligatorie.