I datori di lavoro hanno tempo entro il mese di maggio 2024 per applicare il Bonus mamma sui cedolini paga delle lavoratrici beneficiarie. Erogando così anche gli importi arretrati.
E’ quanto emerge dalle FAQ ufficiali Inps aggiornate al mese di febbraio. L’ente previdenziale con la circolare n. 27 del 31 gennaio 2024 ha reso noto le istruzioni per l’applicazione dell’esonero contributivo. Ma a distanza di mesi non tutte le lavoratrici beneficiarie sono riuscite ad avere il Bonus.
Il Bonus Mamma arriva in busta paga consegnando un’auto-dichiarazione al datore di lavoro, in cui si comunica che sono presenti tutti i requisiti. A partire dal numero dei figli: 2 figli con diritto all’erogazione fino al compimento di 10 anni del secondo figlio, 3 figli con diritto all’erogazione fino al compimento di 18 anni del terzo figlio.
Il Modulo di Auto-Dichiarazione è scaricabile qui.
Mentre per le lavoratrici dei settori privati è tutto più semplice, perchè è sufficiente compilare e consegnare il Modulo al proprio datore di lavoro. Per le lavoratrici del pubblico impiego c’è ancora molta incertezza, perchè mancano indicazioni univoche da parte dei Ministeri competenti.
Anche se da qualche giorno il Ministero dell’Interno, con riguardo ai vigili del fuoco, ha confermato la correttezza dell’invio dell’Auto-Dichiarazione alle Ragionerie Territoriali dello Stato competenti in base alla sede dell’assunzione. Questi uffici territoriali quindi, sono autorizzati a raccogliere le istanze delle dipendenti statali, non solo dei vigili del fuoco evidentemente ma anche degli altri comparti, a partire dalla Scuola.
Il ritardo nel frattempo si accumula e insieme al tempo anche gli importi. Per ogni mese mancato sono massimo 250 euro, a tanto ammonta l’importo massimo erogabile in funzione dell’imponibile previdenziale della lavoratrice.
Per gli arretrati c’è una specifica indicazione Inps attraverso le FAQ:
Gli arretrati del Bonus di gennaio e febbraio, marzo, aprile e maggio 2024, devono essere erogati alla lavoratrice entro il cedolino paga di maggio. Una scadenza ordinatoria evidentemente, che dovrà spingere molti uffici paga, tra i settori privati e i comparti pubblici, ad accelerare. Nel frattempo l’importo massimo accumulato al mese di maggio sarà massimo 1.250 euro.