Dopo la pubblicazione, avvenuta il 22 gennaio scorso, di questo articolo relativo alla sentenza della Corte Costituzionale numero 4/2024 che ha dichiarato non conforme ai dettami della Costituzione il blocco unilaterale dell’anzianità volta al conseguimento della “maggiorazione della retribuzione individuale di anzianità”, TuttoLavoro24.it ha messo a disposizione un modello di richiesta da inoltrare alla propria amministrazione per chiedere gli arretrati dell’assegno Maggiorazione R.I.A dalla data di decorrenza del diritto fino al termine del rapporto di lavoro per i pensionati, e in via continuativa per il personale ancora di ruolo.
Finora alcuna Amministrazione ha risposto agli atti di diffida che sono serviti, tuttavia, a interrompere i termini di prescrizione.
Molti dipendenti stanno già pensando al ricorso al giudice ordinario per il riconoscimento degli incrementi della maggiorazione RIA.
Tuttavia è da valutare la problematica del costo/beneficio che un ricorso all’azione legale può portare in considerazione del fatto che il dipendente che ricorre potrebbe essere assoggettato alle spese di soccombenza nel caso in cui l’azione legale non vada a buon fine.
Ricordiamo che sono interessati alla domanda i soli appartenenti al comparto funzioni centrali e agli altri comparti che hanno avuto la maggiorazione della R.I.A.
Il comparto scuola, pertanto, è escluso.
Ricordiamo che la Maggiorazione R.I.A. viene erogata da NoiPA con i seguenti tre codici per ciascuna area:
Il il DPR n. 44 del 1990 ribadiva il blocco dell’anzianità per tutti i dipendenti della Funzione Pubblica riconoscendo però, ai commi 4 e 5 dell’art. 9 i seguenti importi in base all’anzianità maturata entro 31 dicembre 1990 che furono denominati Maggiorazione della Retribuzione Individuale dell’Anzianità:
Potrebbero avere diritto agli arretrati tutti coloro che sono stati assunti:
A quanto ammonterebbero gli arretrati lordi maturati alla data di oggi?
In questa tabella abbiamo ipotizzato che il diritto alla fascia di anzianità superiore sia maturato nel 1993 e pertanto gli importi riportati sono presunti al minimo.
Per pagare tutti i potenziali aventi diritto sarebbero necessari oltre 3 milioni di euro ed è quindi plausibile che le amministrazioni faranno resistenza prima di procedere alla liquidazione.
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