Partiranno nella seconda metà di marzo i pagamenti dell’Assegno Unico per i figli a carico. INPS ha reso noto il calendario degli accrediti a inizio gennaio, così che i percettori sappiano esattamente quando aspettarsi la quota che spetta loro per i figli.
L’Assegno Unico di marzo potrebbe riservare delle belle sorprese. Vediamo in quali casi.
Le date di pagamento non sorprenderanno i percettori della prestazione visto che, come detto, INPS le comunicate nel messaggio n. 15 del 2 gennaio scorso. L’Assegno Unico di marzo arriverà:
Le lavorazioni cominceranno quindi la prossima settimana. Con la disposizione di pagamento i percettori avranno modo di scoprire l’importo al quale hanno diritto. È proprio l’importo che potrebbe riservare delle sorprese.
L’importo dell’Assegno Unico di marzo sarà calcolato tenendo in considerazione il nuovo ISEE aggiornato al 2024. Tra gennaio e febbraio, infatti, i beneficiari della prestazione hanno dovuto rinnovare l’ISEE: in questo modo, INPS è sicuro di pagare una quota che è in linea con la condizione economica della famiglia percettrice.
Da febbraio INPS applica sull’Assegno Unico anche la rivalutazione all’inflazione, ossia l’adeguamento al costo della vita, che garantisce un aumento del 5,4%. A marzo quindi gli importi cambieranno in base a due fattori:
Gli importi rivalutati all’inflazione sono stati corrisposti da INPS a partire dal mese scorso, da marzo verranno calcolati in base al nuovo ISEE.
In linea di massima, se l’ISEE 2024 è più alto di quello del 2023 l’Assegno Unico subirà dei tagli. Al contrario, l’Assegno aumenterà se l’ISEE è diminuito. L’importo massimo mensile (199,40 euro se il figlio a carico è minorenne, 96,90 euro se invece è maggiorenne) spetta con un ISEE sotto i 17.090,61 euro.