A poche ore dal termine dell’elaborazione degli arretrati da parte di NoiPA che interessano oltre 1.200.000 dipendenti del Comparto Scuola parliamo dell’assegno una tantum, previsto dal contratto, che non sarà erogato a tutti.
L’una tantum è prevista dall’articolo 75 del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro firmato lo scorso 18 gennaio.
L’una tantum spetta:
In caso di lavoro a tempo parziale, l’una tantum viene corrisposta in proporzione all’orario di lavoro effettuato.
TuttoLavoro24.it ha sempre considerato, negli arretrati che verranno liquidati a marzo, l’una tantum.
TuttoLavoro24.it riporta sempre nelle tabelle il netto che viene corrisposto ai dipendenti e, pertanto, dal lordo previsto dall’art. 75 del contratto sono state tolte le previdenziali del 9,15% a carico del lavoratore e l’irpef presunta del 23% o del 35%.
Da tener presente che le docenti della scuola dell’infanzia rientrano nella tabella degli insegnanti di scuola primaria.
Un coadiutore del conservatorio riceverà 550 euro di arretrati rispetto ai 150 dell’omologo collaboratore scolastico.
I docenti di conservatorio avranno arretrati da 650 ad oltre 1.000 euro rispetto agli insegnanti delle scuole primarie e secondarie che ne riceveranno meno di 300.
Ecco come si presenterà il cedolino degli arretrati che sarà liquidato a marzo.
Nel cedolino, gli arretrati relativi all’una tantum saranno riportati nella riga arretrati a.p. mescolati con gli atri assegni accessori.
Il cedolino riporta due voci, una per gli arretrati maturati fino a tutto il 31 dicembre 2023 e una che riguarda gli arretrati maturati nei mesi di gennaio e febbraio del corrente anno.
Attenzione! L’arretrato anni precedenti inserito nella colonna competenze del cedolino è già al netto dei contributi come da prassi NoiPA.