Al via una settimana delicatissima per l’Assegno di Inclusione. Sono attese nuove lavorazioni e lo sblocco delle domande.
Due sono le partite decisive in questa fase: l’impegno Inps a lavorare le domande ferme da settimane e quelle giunte entro fine febbraio, e i tempi di sottoscrizione del PAD. In questo secondo caso dipende dal cittadino che ha presentato la domanda.
Nelle prossime ora Inps riprenderà a lavorare nuove domande, ferme da settimane con diverso stato: In Evidenza alla sede, Acquisita in attesa di Adi.Com, ecc. Ricordiamo che l’ente previdenziale si prende fino a 60 giorni per concludere i controlli preliminare sui requisiti.
Le prime elaborazioni di marzo si sono viste entro l’8 marzo. Questi percettori, che hanno avuto esito positivo, dovranno solo attendere il pagamento dell’Assegno con disposizione di pagamento che sarà avviato in data 13 marzo, mercoledì.
Per chi ha avuto il rigetto da Inps, occorre verificare bene le ragioni della decisione esplorando il proprio Fascicolo previdenziale o chiedendo il supporto di un Patronato. Ci sono 30 giorni per eventualmente presentare ricorso. Oppure si può decidere di presentare una nuova domanda, ma in questo caso sarà utile farlo solo se ci sono requisiti diversi da ‘offrire’ a Inps.
A metà mese c’è anche la ricarica anticipata della rata di marzo, come primo mese del beneficio, o degli arretrati delle mensilità non percepite gennaio-febbraio.
In entrambi i casi i beneficiari devono aver sottoscritto il PAD – patto di attivazione digitale entro il 29 febbraio 2024. Tra questi ci sono le famiglie che hanno presentato domanda AdI:
Queste famiglie avranno la lavorazione mercoledì 13 marzo 2024, dopo le ore 14:00, con accrediti sulla Carta di Inclusione attesi per venerdì 15 marzo.