L’appuntamento con il nuovo negoziato che attende i sindacati del settore bancario è per il 21 marzo 2024. Al centro della “contesa” il rinnovo del CCNL per i lavoratori dipendenti delle Banche del Credito Cooperativo siglato da Federcasse e i sindacati Fabi, First-Cisl, Fisac-Cgil, Ugl Credito, Uilca.
Il contratto collettivo interessa 36.500 lavoratori ed è scaduto il 31 dicembre 2022. Si parla quindi di una carenza contrattuale di circa 15 mesi, che le parti tenteranno di colmare rapidamente, anche perchè la parte economica avrà come riferimento l’aumento stipendiale di 435 euro previsto dal CCNL ABI-San Paolo.
Le lavoratrici e i lavoratori del settore del credito cooperativo attendono il riallineamento dei minimi stipendiali al CCNL ABI-San Paolo sottoscritto lo scorso mese di novembre.
Si parla di un incremento di 435 euro ai lavoratori inquadrati alla 3a Area professionale 4° Livello, riparametrato per tutti gli altri livelli (vedi tabella a seguire). Molto probabile che si punti anche ad un importo economico a copertura del perioso di vacanza contrattuale: col contratto “gemello” i lavoratori hanno ricevuto anche un importo arretrato pari a 1.250 euro per il periodo di vacanza contrattuale.
Non solo un nuovo stipendio. Attraverso i sindacati hanno richiesto 2 ulteriori scatti di anzianità e l’aumento della contribuzione alla previdenza complementare e assistenza sanitaria integrativa, inclusa il long term care.
Caldo è anche il tema dell’orario settimanale del lavoro, con i sindacati che chiedon una riduzione a 35 ore a parità di stipendio.
Gli aumenti previsti dal CCNL ABI-San Paolo e sindacati, che sarà anche un riferimento per le banche del Credito Cooperativo, con decorrenze temporali differenti, sono i seguenti: