Oggi 12 marzo INPS dà il via ai pagamenti dell’Assegno Unico, con pubblicazione della data e dell’importo: le novità riguardano senza dubbio quest’ultimo. Ma è alle prese anche con i pagamenti della NASpI, a patto che gli istituti di credito collaborino nell’emissione degli accrediti. Che sia il giorno buono, infine, per liberare le somme della Carta Acquisti?
Partono oggi le disposizioni di pagamento dell’Assegno Unico di marzo. Già dalle prime ore di martedì 12 marzo, INPS ha avviato le lavorazioni della prestazione per i figli a carico e la prima data di accredito è comparsa sui Fascicoli Previdenziali dei percettori.
Per quanto riguarda la data non c’è niente che sorprende: il calendario dei pagamenti dell’Assegno Unico di marzo INPS lo ha già reso noto nel messaggio n. 15 del 2 gennaio 2024. Le sorprese riguardano l’importo spettante: d’ora in poi, infatti, l’assegno sarà calcolato tenendo in considerazione il nuovo ISEE aggiornato al 2024. Se rispetto all’anno scorso l’ISEE è calato, l’importo sarà più alto. Se al contrario è aumentato, INPS riconoscerà una cifra inferiore. Tutti gli importi rivalutati all’inflazione e spettanti in base all’ISEE sono pubblicati in questa TABELLA.
Riceveranno l’importo minimo mensile coloro il cui ISEE supera i 45.574,96 euro oppure coloro che non hanno rinnovato l’ISEE.
Mentre INPS dispone i pagamenti dell’Assegno Unico, continuano anche gli accrediti dell’indennità di disoccupazione NASpI. Certo, non senza problemi: più di 80 mila persone si aspettavano l’accredito nei giorni scorsi e invece non l’hanno ancora ricevuto. Stavolta INPS non c’entra nulla: il ritardo è dipeso da alcune anomalie nelle procedure di pagamento imputabili a specifici istituti di credito.
L’Istituto continua quindi a emettere gli accrediti, con la speranza che le banche possano liquidare le pratiche senza intoppi. L’auspicio è che chi ha la data del 12 marzo come data valuta della NASpI possa davvero ricevere il pagamento in giornata.
Per qualcuno l’importo sarà più basso del solito. Si tratta di coloro che a marzo percepiscono la sesta mensilità NASpI. Dal sesto mese di fruizione, infatti, l’importo della NASpI si riduce (cosiddetto décalage) del 3% ogni mese. Inizia a calare dall’ottavo mese, invece, per gli over 55.
Infine, la giornata potrebbe chiudersi con le nuove ricariche della Carta Acquisti. Poste Italiane è uno degli istituti coinvolti nel ritardo dei pagamenti della NASpI, ciò non significa che non possa ricarica le Carte dei beneficiari una volta che INPS ha messo a disposizione le somme. Nella ricarica della Carta Acquisti, infatti, sono due gli attori coinvolti: INPS che libera le somme e Poste Italiane che effettua materialmente la ricarica.
A marzo si attende la ricarica di 80 euro che copre il bimestre marzo-aprile. Non c’è una data prefissata per avere il pagamento, per questo occorre stare sul chi va là: ogni giorno potrebbe essere quello buono. La ricarica sarà annunciata da un SMS inviato sul cellulare del titolare della Carta.
Possono beneficiarne solo gli over 65 e i minori sotto i 3 anni (in questo caso la carta viene intestata al genitore richiedente) che rispettano una serie di stringenti requisiti, tra cui un ISEE sotto gli 8.052,75 euro.